ACCORDO SUL DEBITO GRECO: NUOVO STOP DAI VERTICI EUROPEI

Non sembra essere stato definitivo il vertice Ue della serata, e probabilmente non lo sarà neanche il meeting bilaterale con il premier Tsipras a Berlino: a dirlo è stata la cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando al Bundestag e frenando di nuovo la trattativa sul debito che sembra sempre più complicata. Una soluzione sarà possibile “solo se si trovano degli accordi e se tutti si attengono questi accordi”, ha aggiunto la Merkel con fermezza riferendosi ai punti raggiunti dall’Eurogrppo il 20 febbraio scorso. Della stessa opinione anche il presidente Ue, Donald Tusk.

La questione è urgente, come ha ricordato il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, perché il tempo stringe: il governo greco “ha bisogno a breve termine di 2-3 miliardi per riuscire a rispettare le scadenze correnti”, ha spiegato il politico socialista, aggiungendo che l’attuale situazione finanziaria di Atene “è pericolosa”. Proprio per questo il governo ellenico avrebbe chiesto alle maggiori aziende nazionali di investire le loro riserve di liquidità in titoli di Stato a breve, che ricorda la mossa simile fatta nei confronti dei fondi pensione da parte dell’esecutivo di Tsipras.

La situazione con cui si è arrivati al mini-summit tenuto dopo la fine dei lavori del vertice europeo, al quale erano invitati il presidente della Ue, Tusk, il presidente della Bce, Mario Draghi, della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. Un format insolito per un evento a margine di un vertice europeo, ma Tsipras vuole un faccia a faccia con le voci più influenti sul dossier Grecia, nonché i rappresentanti dell’ex Troika per convincerli a cambiare le rigide disposizioni imposte dall’Eurogruppo, passando da un piano tecnico a un piano politico.

Non sarà facile visto che ancora dalla Germania rimbalzano le nuove lamentele degli ispettori di COmmisione Ue, Bce e Fmi. Alcuni rappresentanti hanno riferito all’Handelsblatt che Atene ha interrotto i colloqui con i creditori internazionali e non sta dimostrando alcuna volontà di collaborazione. La possibilità di trovare un accordo sul programma di sostegno in corso, sulla base dell’intesa del 20 febbraio, sono ormai minime, soprattutto dopo che il sottosegretario alle Finanze ellenico ha chiesto negoziati al più alto livello politico.