Malaria, in arrivo il nuovo vaccino “Mosquirix”. L’Oms: “Almeno 750mila vaccinati fra il 2018 e il 2020”

Almeno 750 mila bambini vaccinati nel biennio 2018-2020: questo l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità che, attraverso la sperimentazione gratuita di un nuovo vaccino, si propone di combattere l’altissima mortalità dovuta alla malaria in numerosi Paesi dell’Africa. Saranno Ghana, Kenya e Malawi gli eletti per il primo test fuori dal laboratorio, finalmente messo in programma dopo anni di studi, ricerche e analisi: a ricevere il vaccino saranno bambini di età compresa fra i 5 e i 17 mesi, attraverso un piano immunologico che si costituirà di 4 differenti iniezioni, tre nei primi tre mesi e l’ultima dopo un anno e mezzo. La scelta dei tre Stati africani non è casuale, in quanto si tratta di Paesi fortemente impegnati nella prevenzione come nelle campagne vaccinali e, d’altronde, la relativamente bassa portato di immunità concessa dalla nuova soluzione (circa il 40%), ha suggerito all’Oms una sperimentazione concentrata piuttosto che su ampio raggio.

Il vaccino “Mosquirix”

La malaria, nel Continente nero, è una delle principali cause di mortalità: l’Oms ha stimato che, nel 2015, circa 419 mila persone (quasi tutti bambini sotto i 5 anni) siano morte a causa della malattia, il 92% delle quali decedute in Africa, specie nell’area subsahariana. Il tasso mondiale dei nuovi casi, tra il 2010 e il 2015, ha comunque subito una riduzione del 21% (quello di morti del 29%). Ogni anno, sono tuttavia 212 milioni i casi registrati con il continente africano vittima prediletta del morbo Plasmodium falciparum, trasmesso da una zanzara appartenente al genere Anopheles. Il vaccino, denominato Rts,s o Mosquirix, potrebbe contribuire a ridurre in modo sensibile i nuovi episodi di contagio, prevenendo almeno 4 casi su 10: la nuova soluzione vaccinale, frutto di trent’anni di ricerca, è stata messa a punto dalla casa farmaceutica “GlaxoSmithKline” ed è stata presentata come in grado di allenare il sistema immunitario ad attaccare il parassita trasmesso dalla puntura di zanzara.

Malaria, il test-pilota

Il nuovo test-pilota è stato presentato dalla stessa Oms, a Brazzaville, nella Repubblica democratica del Congo, durante il World Malaria Day del 25 aprile: “La prospettiva di un vaccino contro la malaria è una grande notizia – ha spiegato Matshidiso Moeti, direttrice generale dell’Organizzazione per l’Africa -. Le informazioni raccolte in questi programmi pilota ci aiuteranno a prendere decisioni in merito al suo impiego su più ampia scala”. Un progetto concentrato, per ora, dal quale sarà possibile ottenere nuove risposte sul piano immunologico contro tale, mortale malattia. Secondo l’Oms, il nuovo vaccino potrebbe ridurre di un terzo anche il verificarsi di casi più gravi (con necessità di ricovero e trasfusione di sangue). Le prime tre dosi, come spiegato dai responsabili della “GalxoSmithKline”, forniranno la risposta immunitaria del soggetto, mentre la quarta costituirà il rafforzamento decisivo per i successivi quattro anni.