Rapporto Unicef: “Nel 2022 arrivati in Italia via mare 13.386 minori soli”

I dati contenuti nel Rapporto Annuale 2022 del Programma Unicef a sostegno di bambine/i e adolescenti migranti e rifugiati in Italia

Unicef

In Italia nel 2022 sono arrivati in Italia via mare 13.386 minori stranieri non accompagnati, pari al 12,7% dei 105.129 migranti giunti sul territorio italiano. Oltre 20mila nel sistema di accoglienza, in forte aumento. Sono i dati contenuti nel Rapporto Annuale 2022 del Programma Unicef a sostegno di bambine/i e adolescenti migranti e rifugiati in Italia. 

Rapporto Unicef: “Nel 2022 arrivati in Italia via mare 13.386 minori soli”

In Italia nel 2022 sono arrivati in Italia via mare 13.386 minori stranieri non accompagnati, pari al 12,7% dei 105.129 migranti giunti sul territorio italiano. Delle 914 persone disperse nel Mediterraneo nello stesso anno, 64 erano minorenni.

A questi numeri, si aggiungono circa 13.500 migranti arrivati in Italia via terra e circa 175.000 rifugiati in fuga dall’Ucraina (di nazionalità ucraina e non), tra i quali circa 92 mila donne e circa 50mila tra bambini e adolescenti a seguito del conflitto ripreso a partire dal febbraio 2022. Al 31 dicembre 2022 il sistema di accoglienza italiano ha accolto 20.089 minori stranieri non accompagnati, dato in forte aumento rispetto allo stesso periodo di rilevazione del 2021 (+64%) e del 2020 (+184%). Un incremento dovuto all’arrivo del considerevole numero di minori non accompagnanti provenienti dall’Ucraina a partire da fine febbraio 2022.

Sono alcuni dei dati contenuti Rapporto Annuale 2022 del Programma Unicef a sostegno di bambine/i e adolescenti migranti e rifugiati in Italia. La popolazione di minori soli accolta nelle strutture di prima e seconda accoglienza in Italia è composta principalmente da ragazzi (85,1%), sebbene rispetto al 2021 c’è un aumento significativo della presenza femminile (15% in più a fronte di una incidenza poco superiore al 3% rispetto al 31 dicembre 2021). Il 44,4% dei minori non accompagnati ha 17 anni, il 24% ha 16 anni, l’11,3% ha 15 anni e il 20,3% ha meno di 15 anni. Rispetto al 2021 l’incidenza percentuale dei diciassettenni è in forte discesa (44,4%), a fronte dell’aumento della quota di minorenni di età pari o inferiore ai 15 anni (31,5%).

Questo nuovo trend è connesso principalmente, riferisce il rapporto Unicef, alla presenza di minori solo di cittadinanza ucraina, che rappresenta più del 59% dei minori soli con età inferiore a 15 anni. La maggioranza dei ragazzi e delle ragazze giunti in Italia senza un adulto di riferimento proviene da Paesi pesantemente colpiti da crisi umanitarie prolungate: dall’Ucraina oltre 7mila pari al 25% del totale in Italia; dall’Egitto 6.629 pari al 23.5%; dalla Tunisia 3.103 pari all’11%; dall’Afghanistan 2.237 pari al 4,2%; dall’Albania con 1.182 e dal Pakistan con 1.174 Tanti minori però sono invisibili, sottolinea Unicef, ovvero risiedono al di fuori del sistema di accoglienza per varie ragioni, tra cui il mancato accesso al sistema di protezione oppure l’allontanamento volontario.

Le cifre dei Msna che si allontanano dal sistema di accoglienza restano ad oggi “preoccupanti”. Tra il 2016 e il 2022, oltre 6.000 ragazze e ragazzi, ancora minorenni, si sono allontanati dalle strutture di accoglienza, di molti di loro sono stati persi i contatti. Talvolta, le ragazze sono costrette dai trafficanti a dichiarare di avere più di 18 anni per evitare di essere identificate come minorenni; è stato inoltre riferito che ragazze sposate, incinte o con figli sono, a volte, automaticamente registrate come adulte, senza adeguate procedure di valutazione dell’età. Di conseguenza, molte ragazze straniere non accompagnate non vengono identificate e registrate.

Ad oggi, nonostante la legge 47/2017 promuova lo strumento dell’affidamento familiare come strada prioritaria di accoglienza dei minori soli non accompagnati rispetto all’accoglienza nelle strutture, la stragrande maggioranza dei 20.089 presenti in Italia al 31 dicembre 2022 – denuncia Unicef – risulta ancora in strutture di accoglienza, a fronte di una minima parte in affidamento a privati.

Fonte: Ansa