PARIGI, SMANTELLATO DALLA POLIZIA IL PIU’ GRANDE CAMPO ROM

A causa della decisione di un tribunale, che ha dato ragione ai proprietari del terreno, è stato sgomberato il più grande campo nomadi situato alla periferia di Parigi. La polizia francese è quindi intervenuta per sgomberare le 135 baracche dove vivevano decine di famiglie in condizioni di sicurezza e di igiene precarie. Un portavoce della Prefettura ha spiegato che era urgente intervenire per ragioni di sicurezza e anche sanitarie, per il rischio di incendi e perché erano stati accertati casi di tubercolosi che potevano scatenare un’epidemia. Le famiglie vivevano da più di un anno alla Porta di Clignancourt, al nord della capitale, in condizioni igieniche precarie e mezzi di riscaldamento rudimentali.

“Ci sono rischi di incendio e di epidemie – ha spiegato il vice prefetto Patrick Vieillescazes -, condizioni sanitarie complicate, le condizioni di vita nell’accampamento non sono ideali”. Ma il funzionario parigino è stato prontamente smentito da una delle volontarie dell’associazione benefica Secours Catholique. “Non c’è alcun pericolo, tutte le cucine sono esterne, qui intorno ci sono solo uffici e sono lontani – ha ribattuto la volontaria -, quindi tutto quello che dice la prefettura non è vero”.

Il campo nomadi sorgeva sul tracciato di una ferrovia abbandonata e, secondo le Parisien, l’evacuazione – che è iniziata verso le 7.30 di mattina – è frutto di una decisione della giustizia dopo una richiesta presentate dall’azienda pubblica ferroviaria Sncf. La delegazione francese di Amnesty International aveva tentato ieri di impedire l’allontanamento dei Rom sostenendo che è una misura costosa e inefficace, dato che presuppone la creazione “sistematica” di un nuovo accampamento per quelli che non hanno ottenuto un mandato di espulsione.