Papa: “Il battesimo è il compleanno della rinascita”

Il battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana. È il primo dei sacramenti, in quanto è la porta che permette a Cristo Signore di prendere dimora nella nostra persona e a noi di immergerci nel suo mistero”. Ha esordito così questa mattina Papa Francesco che nell’udienza di oggi, mercoledì 11 aprile, ha inaugurato un nuovo ciclo di catechesi dedicato proprio a questo sacramento.

“I cinquanta giorni del tempo liturgico pasquale – ha proseguito il Pontefice in Piazza San Pietro – sono propizi per riflettere sulla vita cristiana che, per sua natura, è la vita che proviene da Cristo stesso: siamo cristiani nella misura in cui lasciamo vivere Gesù Cristo in noi”.

“Da dove partire allora per ravvivare questa coscienza se non dal principio, dal sacramento che ha acceso in noi la vita cristiana? Questo è il Battesimo”, ha spiegato Bergoglio dinanzi agli oltre 20mila fedeli: “La Pasqua di Cristo, con la sua carica di novità, ci raggiunge attraverso il battesimo per trasformarci a sua immagine: i battezzati sono di Gesù Cristo, è Lui il Signore della loro esistenza”.

Data del battesimo

“Sono sicuro, sicurissimo che tutti noi ricordiamo la data della nostra nascita – ha proseguito il Papa -. Ma mi domando io un po’ dubbioso e domando a voi: ognuno di voi ricorda qual è stata la data del suo battesimo?Alcuni dicono di sì, ma è un sì un po’ debole, perché forse non ricordano tanto questo. Ma se noi festeggiamo il giorno della nascita, come non festeggiare, o almeno ricordare, il giorno della rinascita?”.

“Io vi darò un compito a casa”, la richiesta del Papa alla piazza: “Coloro che non si ricordano la data del battesimo, domandino alla mamma, agli zii, ai nipoti: ‘Tu sai qual è la data del battesimo’? E non dimenticarla mai, e quel giorno ringraziare il Signore perché è proprio il giorno in cui il Signore è entrato in me, lo Spirito Santo è entrato in me”.

Compleanno della rinascita

“Tutti dobbiamo sapere la data del nostro battesimo”, l’imperativo del Papa. “È un altro compleanno, è il compleanno della rinascita. Non dimenticatevi di fare questo, per favore!”. Il verbo greco “battezzare”, infatti, significa “immergere”, ha ricordato il Papa: “Il bagno con l’acqua è un rito comune a varie credenze per esprimere il passaggio da una condizione a un’altra, segno di purificazione per un nuovo inizio. Ma per noi cristiani non deve sfuggire che se è il corpo ad essere immerso nell’acqua, è l’anima ad essere immersa in Cristo per ricevere il perdono dal peccato e risplendere di luce divina. In virtù dello Spirito Santo, il battesimo ci immerge nella morte e risurrezione del Signore, affogando nel fonte battesimale l’uomo vecchio, dominato dal peccato che divide da Dio, e facendo nascere l’uomo nuovo, ricreato in Gesù. In lui, tutti i figli di Adamo sono chiamati a vita nuova”. “E il battesimo, cioè, è una rinascita”, ha rimarcato Bergoglio a braccio.

Spirito Santo

“Attraverso il lavacro battesimale, chi crede in Cristo viene immerso nella vita stessa della Trinità”, prosegue il Papa. “Non è un’acqua qualsiasi quella del battesimo, ma l’acqua su cui è invocato lo Spirito che dà la vita”. Poi, cita Gesù quando speiga a Nicodemo la nascita alla vita divina: “Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito”. Per questo il battesimo è chiamato anche “rigenerazione” ed è “segno efficace di rinascita, per camminare in novità di vita”, come ricorda san Paolo ai cristiani di Roma: “Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova”.

I tralci e la vite

Il Papa ha poi spiegato la dimensione comunitaria del sacramento del battesimo,riprendendo le parole di Gesù: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto”. “Non siamo isolati, noi battezzati – ha detto Bergoglio -: non siamo isolati, siamo membri del corpo di Cristo, che è la Chiesa, e partecipi della sua missione nel mondo. Una stessa vita, quella dello Spirito Santo, scorre dal Cristo ai battezzati, unendoli in un solo Corpo, crismato dalla santa unzione e alimentato alla mensa eucaristica”.

“Il battesimo permette a Cristo di vivere in noi e a noi di vivere uniti a lui, per collaborare nella Chiesa, ciascuno secondo la propria condizione, alla trasformazione del mondo. Ricevuto una sola volta, il lavacro battesimale illumina tutta la nostra vita, guidando i nostri passi fino alla Gerusalemme del cielo. C’è un prima e un dopo il battesimo – ha sottolineato il Papa -. Il sacramento suppone un cammino di fede, che chiamiamo catecumenato, evidente quando è un adulto a chiedere il battesimo. Ma anche i bambini, fin dall’antichità, sono battezzati nella fede dei genitori”.

Battezzati nella fede dei genitori

E su questo argomento, il Papa ha fatto un approfondimento a braccio: “Alcuni pensano: ma perché battezzare un bambino che non capisce? Speriamo che cresca, che capisca e che sia lui stesso a chiedere il battesimo. Ma questo significa non avere fiducia nello Spirito Santo. Perché quando noi battezziamo un bambino, entra in quel bambino lo Spirito Santo e lo Spirito Santo fa crescere quel bambino nelle virtù cristiane che poi fioreranno. Sempre si deve dare questa opportunità a tutti, a tutti i bambini, di avere dentro di loro lo Spirito Santo, che li guidi durante la vita”. “Non dimenticate: battezzare i bambini!” è il monito del Papa.

Nessuno merita il battesimo

“Nessuno merita il battesimo, che è sempre dono gratuito per tutti, adulti e neonati”, ha precisato il Papa. “Ma come accade per un seme pieno di vita, questo dono attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede”, ha proseguito. “Le promesse battesimali che ogni anno rinnoviamo nella veglia pasquale devono essere ravvivate ogni giorno affinché il battesimo ‘cristifichi”. E poi, nuovamente a braccio ha concluso, esortando i fedeli a “non aver paura di questa parola: il battesimo ci ‘cristifica’. Chi ha ricevuto il battesimo, assomiglia a Cristo, diventa un altro Cristo. Qual era il compito da fare a casa? Qual è la mia data di battesimo, il mio secondo compleanno, la mia rinascita? Fatelo, grazie!”.

Auto E

Il S. Padre, prima dell'udienza, ha anche benedetto nel piazzale antistante S. Marta una delle auto della Formula E che saranno impegnate in questo week end a Roma e al termine ha salutato la delegazione presente in piazza S. Pietro