Papa Francesco nel quartiere Case Bianche. Il saluto del Santo Padre ai fedeli

Parte dalle periferie per giungere al centro, nel nucleo civile e religioso di Milano, la visita di oggi di Papa Francesco nel capoluogo lombardo. Nella metropoli ambrosiana, che si è preparata da tempo ad accoglierlo, il Pontefice venuto dalla “fine del mondo” inizia l’intensa visita alle 8,30 di stamattina dal quartiere popolare delle Case Bianche per poi incontrare alle 9,50 in Duomo i sacerdoti e i religiosi. Quindi, Francesco si recherà tra i detenuti del Carcere di San Vittore e, dopo la Messa nel Parco di Monza, l’incontro conclusivo con i ragazzi cresimati allo Stadio Meazza, 80 mila giovani ad attenderlo per questo festoso appuntamento.

Le Case Bianche

Oltre mille residenti (tra i quali 200 anziani), 477 alloggi in poche decine di metri di strada. E’ il quartiere Forlanini, detto delle “case Bianche”, l’enorme complesso Aler fabbricato nel 1977 per rispondere al boom di quanti – soprattutto dal Sud Italia – si spostavano verso la “Capitale del Nord” in cerca di lavoro e futuro. Oggi quella via Salomone, posta alla periferia est di Milano, diventa la prima tappa della visita di Francesco, un viaggio che inizia, non a caso, da quelle “periferie” tanto care al Pontefice. E per portare speranza ai tanti residenti multietnici (il 18% dei nuclei familiari sono stranieri) che da troppo tempo patiscono incuria e abbandono in un quartiere segnato – come molti altri, in periferia – da gravi problemi sociali, ma – lo assicura la Caritas presente nel quartiere – anche di grandi gesti di solidarietà.

La cronaca

7,10 – Il Santo Padre parte, in aereo, dall’aeroporto di Roma-Fiumicino per la Visita pastorale all’Arcidiocesi di Milano.

8,17 – Papa Francesco atterra all’aeroporto milanese di Linate per raggiungere la prima tappa della sua visita pastorale. Ad attenderlo, i vertici delle istituzioni: il sindaco Beppe Sala, il governatore lombardo Roberto Maroni, la prefetta Luciana Lamorgese.

8,37 – Il pontefice arriva con la Papa Mobile nel quartiere accolto dai canti di migliaia di fedeli assiepati lungo la strada e da Don Augusto Bonora, Parroco di San Galdino.

Papa Francesco visita alcune famiglie nei rispettivi appartamenti e rivolge un saluto ai residenti sul Piazzale delle “Case Bianche”. Quindi, incontra i rappresentanti di famiglie rom, islamici, immigrati e abitanti del quartiere.

9,07 – Francesco arriva tra la gente e, dopo strette di mano e benedizioni ai bambini, si lascia benedire da uno dei sacerdoti locali;

9,17 – Riceve i doni: una stola realizzata in una cooperativa di tessitura di donne delle Case Bianche e un quadro mariano; infine, rivolge alla gente il suo saluto.

Saluto del Santo Padre

“Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Vi ringrazio per la vostra accoglienza [e, a braccio]: tanto, tanto calorosa grazie tante! Siete voi che mi accogliete all’ingresso in Milano, e questo è un grande dono per me: entrare nella città incontrando dei volti, delle famiglie, una comunità.

E vi ringrazio per i due doni particolari che mi avete offerto.

Il primo è una stola, un segno tipicamente sacerdotale, che mi tocca in modo speciale perché mi ricorda che io vengo qui in mezzo a voi come sacerdote, entro in Milano come sacerdote. Questa stola non l’avete comprata già fatta, ma è stata creata qui, è stata tessuta da alcuni di voi, in maniera artigianale. Questo la rende molto più preziosa; e ricorda che il sacerdote cristiano è scelto dal popolo e al servizio del popolo; il mio sacerdozio, come quello del vostro parroco e degli altri preti che lavorano qui, è dono di Cristo, ma è “tessuto” da voi, dalla nostra gente, con la sua fede, le sue fatiche, le sue preghiere, le sue lacrime…Questo vedo nel segno della stola: il sacerdozio è dono di Cristo, ma “tessuto” da voi, e questo vedo in questo segno [rincara a braccio].

E poi mi avete regalato questa immagine della vostra Madonnina: com’era prima e com’è adesso dopo il restauro. Baciamo la Madonnina [E mostra l’immagine della Madonna alla gente che applaude]. Io so che a Milano mi accoglie la Madonnina, in cima al Duomo; ma grazie al vostro dono la Madonna mi accoglie già da qui, all’ingresso. E questo è importante. Mi ricorda la premura di Maria, che corre a incontrare Elisabetta. È la premura, la sollecitudine della Chiesa, che non rimane nel centro ad aspettare, ma va incontro a tutti, nelle periferie, va incontro anche ai non cristiani, anche ai non credenti…

E la Madonna va incontro non per fare proselitismo, no! Ma per accompagnarci nel cammino della vita; e anche il fatto che sia stata la Madonnina ad aspettarmi alla porta di Milano mi ha fatto ricordare [racconta, nuovamente a braccio] quando da bambini, da ragazzi tornavamo da scuola e c’era la mamma sulla porta ad aspettarci. La Madonna è madre! E sempre arriva prima, va avanti per accoglierci, per aspettarci. Grazie di questo!

Ed è significativo il fatto del restauro: questa vostra Madonnina è stata restaurata, come la Chiesa ha sempre bisogno di essere “restaurata”, perché è fatta da noi, che siamo peccatori. Lasciamoci restaurare da Dio, dalla sua misericordia. Lasciamoci ripulire nel cuore, specialmente in questo tempo di Quaresima. La Madonna è senza peccato, lei non ha bisogno di restauri, ma la sua statua sì, e così come Madre ci insegna a lasciarci ripulire dalla misericordia di Dio, per testimoniare la santità di Gesù.

E parlando fraternamente [aggiunge sempre a braccio] una buona Confessione ci farà tanto bene, a tutti! Ma anche chiedo ai confessori che siano misericordiosi!

Grazie di cuore per questi doni! E soprattutto grazie per essere stati qui, per la vostra accoglienza e la vostra preghiera, che mi accompagna nell’ingresso a Milano. Il Signore vi benedica e la Madonna vi protegga”. E PER FAVORE NON DIMENTICATE DIO PREGARE PER ME!”

Dopo l’Ave Maria, il Pontefice saluta i presenti con un cordiale “Arrivederci!”.

Poi si avvicina al palco dove sono ad attenderlo i bambini della parrocchia; abbraccia i più piccoli, arrivati lì alle 4,30 per aspettare il Pontefice che dedica loro diversi minuti per salutarli e benedirli tutti.

Al termine della visita al Quartiere Forlanini – “Case Bianche”, il Santo Padre si trasferisce in auto presso il Duomo di Milano, per l’incontro con i sacerdoti e i consacrati.