Tragedia a Padula, 45enne si lancia dal balcone con il figlio di 3 anni: morti sul colpo

Forse una lite con la compagna, o forse i problemi di salute che recentemente lo affliggevano, hanno spinto un uomo di 45 anni, residente a Padula, in provincia di Salerno, a gettarsi dal balcone della sua abitazione assieme a suo figlio, di appena 3 anni. Una tragedia consumatasi nella notte, in via Tenente D’Amato, nelle vicinanze di Piazza Umberto I, nel pieno centro storico della città della Certosa: l’uomo, di professione infermiere, e il piccolo sono morti quasi immediatamente, per le lesioni provocate dal violento impatto con il suolo. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri e i Vigili del fuoco del comando di Sala Consilina. I militari hanno già avviato un’indagine per accertare le cause che hanno portato all’omicidio-suicidio.

Il dramma nella notte

Secondo le prime ricostruzioni, il quarantacinquenne, la sera del dramma, avrebbe dormito a casa di sua madre, la quale risiede nella stessa palazzina dove si trova la casa nella quale l’infermiere risiedeva con la sua famiglia. Dopo un acceso litigio con la moglie, l’uomo avrebbe aspettato che questa si addormentasse, prelevando poi il bimbo, anch’esso addormentato, e compiere il tragico gesto, lanciandosi nel vuoto per diversi metri, prima di impattare sull’asfalto sottostante. Inutile il pur tempestivo intervento di due ambulanze del 118, le quali non hanno potuto che constatare il decesso del bambino e di suo padre.

Indagini in corso

Sono attualmente in corso le indagini delle Forze dell’ordine, per tentare di stabilire le motivazioni alla base del folle atto dell’uomo. Stando alle prime informazioni, negli ultimi tempi, avrebbe attraversato un momento di grande difficoltà emotiva, coincisa con un forte stato di depressione. A quanto sembra, le condizioni attuali dell’uomo, le quali avrebbero causato la tragedia, sarebbero da attribuire al suo stato di salute.