“Il Comune difende il diritto dei bambini ad avere padre e madre”

Siamo grati al Comune di Genova e al sindaco Marco Bucci che si sono opposti alla registrazione di un atto di nascita di una bambina come figlia di due madri. Facendo ricorso, l’amministrazione del capoluogo ligure ha ricordato a chi fa una certa giurisprudenza creativa che si tratta di un falso in atto pubblico perché qualsiasi essere umano ha una sola madre e un solo padre. Ancora una volta viene infatti negata l’esistenza del padre per via amministrativa e vengono implicitamente tollerate pratiche vietate nel nostro Paese, ovvero l’eterologa per coppie dello stesso sesso e anche l’utero in affitto visto che, nella fattispecie, l’embrione è stato trasferito nell’utero della donna che non ha donato l’ovulo e che quindi non ha legami biologici con il bambino”. Così Massimo Gandolfini sul ricorso presentato dal Comune di Genova al decreto con cui il 12 novembre il Tribunale del capoluogo ligure ha ordinato la registrazione di entrambe le mamme nell'atto di nascita di una bambina genovese.

“Ribadiamo ancora una volta che queste forzature dei regolamenti anagrafici offrono i presupposti per la programmazione di bambini orfani della madre o del padre fin dal concepimento, tramite il mercato estero della compravendita di gameti che, fra l’altro, nega anche il diritto all’identità. La magistratura non può offrire il fianco a nuovi sperimenti sociali, bene fa invece quella politica che sostiene la famiglia naturale e il diritto dei bambini ad avere una padre e una padre” prosegue il leader Family Day. “Il Family Day continuerà sostenere le forze che si impegnano sui principi non negoziabili e la tutala dei diritti dei bambini. Denunciamo che lo stesso principio della 'continuità affettiva' sta diventando il pretesto per sovvertire la struttura della società del nostro Paese, legittimando figure giuridiche in contrasto con la nostra tradizione e il nostro assesto legislativo. Chiediamo alle forze parlamentari che stanno lavorando con noi per il bene comune di comporre leggi in grado di fermare questo scempio civile” conclude Gandolfini.