Derby di Madrid: l’Atletico ha fame di rivincita, il Real a caccia del record

Due finali di Champions in tre anni, due vittorie blancos e tanto rammarico colchoneros: il derby di Madrid non può mai essere una sfida come le altre. E, questo, soprattutto da qualche anno a questa parte, ossia da quando la metà della Capitale a marchio Atletico è tornata prepotentemente, grazia alla cura Simeone, a livelli di assoluta competitività. Quello di sabato prossimo sarà il primo incontro dopo la finalissima di Milano dello scorso maggio: in quell’occasione, il Real alzò al cielo una parzialmente inaspettata undicesima coppa dalle grandi orecchie, davanti agli occhi in lacrime dei rivali.

E allora, mai come in questo momento, c’è fame di rivincita per la banda del cholo Simeone la quale, nella bolgia del Vicente Calderòn, riceverà un Real Madrid imbattuto da 28 giornate e primo in classifica, a +2 sul Barcellona. L’ultima sconfitta in campionato, per le merengues, risale proprio all’ultimo match di Liga giocato con i cugini al Bernaebeu. Uno 0-1 che, di fatto, vanificò le speranze di rimonta sul Barcellona. La dolce vendetta, però, arrivò poco dopo e fu davvero atroce per i colchonerosche videro sfumare per la seconda volta il sogno di conquistare il trofeo più ambito d’Europa.

Grandi attese, dunque, per il derby in arrivo: 6 punti di ritardo per l’Atletico dalle camisetas blancas, e un record da difendere per gli uomini di Zidane. Ma si sa, le stracittadine fanno capitolo a parte. Niente è mai scontato, nessun pronostico può dirsi valido: partite come questa possono incidere molto, in particolare in un contesto caldo come quello madrileno.

Capitolo formazioni. Mentre è ormai certa, per il Real, l’assenza dell’ex juve Morata (out per un mese), sembra essere pienamente recuperato Karim Benzema: il francese, dopo l’infortunio subito nella sfida di Champions con il Legia Varsavia, è tornato ad allenarsi con i compagni e, a meno di sorprese, sarà titolare al centro dell’attacco. Dal canto suo, Simeone potrà schierare in campo la formazione tipo, con l’unico dubbio sul partner da affiancare a Griezmann nel reparto avanzato. Torres e Gameiro restano in lizza per una maglia da titolare.

Ora non resta che attendere. Sarà record o rivincita?