Attacco dell’Isis a Teheran: il bilancio sale a 12 morti e 39 feriti

Mattina di sangue a Teheran: quattro uomini, armati di kalshnikov, hanno fatto irruzione nel palazzo del Parlamento, nella zona centrale della capitale dell’Iran, uccidendo un addetto alla sicurezza in servizio e ferendo almeno una decina di persone, prendendo successivamente degli ostaggi. Secondo quanto riferito, i terroristi sarebbero entrati indisturbati travestiti da donne, asserragliandosi poi nei piani alti all’interno del complesso. Sotto attacco, in contemporanea, anche il Mausoleo di Khomeini, dove un altro commando armato (composto da tre o quattro persone) ha aperto il fuoco sulla folla, mentre un kamikaze si faceva esplodere nei pressi della tomba dell’Ayatollah. Come riportato dall’agenzia di stampa iraniana “Fars”, un’altra esplosione sarebbe stata udita all’interno della metropolitana ma, poco dopo, le fonti iraniane hanno smentito la notizia, riferendo che le linee della metropolitana sono rimaste funzionanti. Dopo aver messo la situazione sotto controllo, le Forze dell’ordine hanno iniziato il conteggio delle vittime: è di 12, per ora, il numero complessivo delle persone uccise, mentre almeno 39 sarebbero i feriti.

Teheran, Majlis sotto attacco

Un vero e proprio sciame terroristico quello abbattutosi sull’Iran. Inizialmente non chiara, la matrice del triplice attacco ma, come fin da subito ipotizzato, si è trattato di un attentato terroristico del sedicente Stato islamico che, alcune ore dopo, ha rivendicato l’azione. Nei giorni scorsi, il governo dell’Iran aveva più volte affermato di aver sventato potenziali attacchi attribuibili all’Isis e, anche questa mattina, ha affermato di aver disinnescato ulteriori tentativi. Per ora le informazioni sul numero degli attentatori del Parlamento e sulla situazione degli ostaggi sono piuttosto confuse: inizialmente era stata riferita la possibilità che i terroristi al Majlis non fossero riusciti a portarli con sé nel cortile del palazzo ma, alcuni testimoni, hanno riferito di almeno 4 persone tenute sotto tiro e di un’azione delle teste di cuoio in corso. Uno degli attentatori, come riportato, si sarebbe asserragliato all’interno di una stanza dell’edificio, dicendo di avere indosso una cintura esplosiva, facendosi saltare poco dopo. Un altro sarebbe riuscito a uscire iniziando a sparare sui passanti. Il blitz. L’irruzione dei terroristi all’interno del Parlamento ha scatenato l’ira dei deputati presenti (una decina circa) i quali, dopo il ripristino dell’ordine, hanno lanciato pesanti invettive, scandendo slogan come “Morte all’America. Morte al suo servo, l’Arabia Saudita”. Nonostante l’attacco in corso, la sessione parlamentare sembra non essersi mai interrotta.

Kamikaze nel Mausoleo

Nei pressi del Mausoleo dedicato al grande imam dell’Iran, secondo l’agenzia “Fars”, avrebbero agito almeno tre uomini che, giunti in prossimità dell’entrata, avrebbero iniziato a far fuoco sulla folla con armi automatiche. Nel frattempo un altro attentatore, forse una donna o un uomo sotto travestimento, si è fatto saltare in aria attraverso una cintura esplosiva, dopo aver ubbidito all’ordine delle Forze dell’ordine di deporre le armi che portava, provocando un morto e una decina di feriti.

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