Coronavirus: oltre 6,5 milioni di casi nel mondo, la Cina riapre i voli

In America Latina, 1.136.034 contagi e 56.426 morti. Messico, record di morti in 24 ore. In Perù 21 giornalisti morti per Covid. Ecuador, arrestato ex presidente Bucaram

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Passeggeri cinesi in aeroporto

Il numero di casi di coronavirus nel mondo ha superato la soglia dei 6,5 milioni: è quanto emerge dal conteggio aggiornato dell’università americana Johns Hopkins. I dati pubblicati dall’ateneo indicano ad oggi un bilancio di 6.511.696 contagi accertati, inclusi 386.073 decessi. Finora nel mondo sono guarite 2.807.420 persone. Sono sempre gli Stati Uniti a registrare il maggior numero di casi positivi (1.851.820) e di decessi: 107.175, dei quali 30mila solo a New York. Anche George Floyd, l’afroamericano morto soffocato da un agente di polizia lo scorso 25 maggio, aveva il covid-19 ma era asintomatico. E’ uno dei dettagli che emerge oggi dall’autopsia ufficiale.

America Latina: 1.136.034 contagi e 56.426 morti

Cresce in modo sostenuto la pandemia da coronavirus in America Latina dove nelle ultime 24 ore i contagi hanno raggiunto quota 1.136.034 (+46.555) ed i morti sono stati 56.426 (+2.195). E’ quanto emerge oggi da una statistica elaborata dall’Ansa sulla base dei dati di 34 Nazioni e territori latinoamericani. Il Brasile registra il record di 1.349 decessi in un solo giorno di decessi di persone contagiate dal coronavirus, per un numero totale di vittime che sale a 32.548. Il giorno precedente i morti erano stati 1.262. Il Brasile si conferma il quarto Paese al mondo con il maggior numero di morti dopo Usa, Regno Unito e Italia. Drammatica la situazione nelle Favelas, come testimoniato oggi da un italiano che vive da anni a Paraty (Rio de Janeiro). In seconda posizione, anche se distante, il Perù con 178.914 contagi e 4.894 morti, seguito dal Cile (113.628 e 1.275). Fra le nazioni con più di 5.000 contagi si posizionano poi Messico (97.326 e 10.637), Ecuador (40.966 e 3.486), Colombia (33.354 e 1.045), Repubblica Dominicana (18.040 e 516), Argentina (19.268 e 583), Panama (14.095 e 352), Bolivia (10.991 e 376), Guatemala (5.586 e 123) e Honduras (5.527 e 225).

Messico, record di morti in 24 ore

Il Messico ha registrato ieri 1.092 morti provocati dal coronavirus, il livello più alto mai segnato dall’inizio della pandemia e più del doppio rispetto al precedente record giornaliero (501): il nuovo bilancio porta il numero di decessi complessivo nel Paese ad oltre quota 11.700. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn. Sempre ieri, sono stati registrati altri 3.912 casi di coronavirus – un altro record giornaliero – che portano il totale a quota 101.238. Il Messico diventa così il 14mo Paese al mondo con il maggior numero di contagi.

Ecuador, arrestato ex presidente Bucaram

La polizia ha arrestato ieri a Guayaquil (Ecuador meridionale) l’ex presidente Abdalá Bucaram con l’accusa di peculato e favoritismo nell’ambito di una inchiesta realizzata dalla magistratura sull’esistenza di una rete di persone intervenute nell’acquisto di beni utilizzati da istituzioni pubbliche per lottare contro la pandemia da coronavirus. Come risultato della perquisizione sono stati sequestrati una pistola senza il relativo porto d’armi e 200 proiettili, oltre a scatole contenenti materiale medico, come kit per il test di coronavirus e mascherine sanitarie. Bucaram, soprannominato ‘El Loco’ (Il Matto) per il suo comportamento eccentrico, governò l’Ecuador per sei mesi fra il 10 agosto 1996 e il 6 febbraio 1997 quando fu destituito dal Parlamento per incapacità.

21 giornalisti morti in Perù per la pandemia

La pandemia da coronavirus ha causato in Perù finora 4.894 morti e di questi 21 sono giornalisti. Lo riferisce il quotidiano El Comercio di Lima. Il giornale precisa che di questi, dieci sono deceduti in servizio coprendo l’emergenza Covid-19 durante le settimane di quarantena disposte dal governo, mentre gli altri hanno perso la vita per essere stati contagiati da sconosciuti o famigliari. “Abbiamo – ha sottolineato Zuliana Láinez, segretaria generale dell’Associazione nazionale dei giornalisti (Anp) del Perù – almeno 98 colleghi che hanno contratto il coronavirus a livello nazionale, ma non credo che questa cifra sia definitiva. Si tratta solo di quelli che siamo riusciti a contattare per conoscere le loro condizioni”. Secondo la Anp, Iquitos, capoluogo del distretto di Loreto, è stata il principale focolaio di infezione per i giornalisti negli ultimi mesi, ed è la città da dove provengono sette dei morti. In generale, le zone all’interno del Paese rimangono quelle più colpite dalla pandemia.

Libia, bilancio contagi sale a quota 196 e 5 morti

La Libia registra nelle ultime 24 ore altri 8 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 196 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina Facebook, precisando che i morti rimangono 5 e i guariti 52. Le persone attualmente positive sono 139. Resta in vigore in alcune città – tra cui Sebha nel Fezzan, Ghadames e Al-Koufrah, Jalu – il lockdown totale per limitare la diffusione della malattia.

Coronavirus: Cina, ok parziale a voli compagnie Usa

La Cina consentirà a più compagnie aeree straniere di riprendere i voli in entrata, rimuovendo de facto il bando contro le compagnie aeree Usa. La mossa della Civil Aviation Administration of China è maturata all’indomani della minaccia americana di bloccare le operazioni a 4 vettori di Pechino. Le società escluse dal piano precedente sui voli, si legge in una nota, “potranno a partire dall’8 giugno effettuare un collegamento internazionale per passeggeri a settimana verso un’unica città”. Pertanto, alcune società Usa potranno riavviare i voli con la Cina dove la pandemia è considerata finita.