ALLARME DALL’ONU: “OGNI GIORNO 30.000 PERSONE COSTRETTE AD ABBANDONARE LE LORO CASE”

Un vero e proprio record, ma negativo. Infatti secondo l’ultimo rapporto del Centro di Monitoraggio sugli Sfollati interni (Idmc), parte del Norwegian Refugee Council (Nrc), che è stato presentato ieri a Ginevra, sono 38 milioni le persone sfollate all’interno del proprio Paese a causa di conflitti e violenze nel mondo alla fine del 2014. Lo studio è stato presentato insieme all’alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) e il dato segna un record per il terzo anno consecutivo.

Si tratta delle peggiori cifre di spostamenti forzati in una generazione – ha commentato Jan Egeland, segretario generale del Nrc – La diplomazia, le risoluzioni delle Nazioni Unite, i colloqui di pace e gli accordi di cessate il fuoco hanno perso la battaglia contro uomini armati spietati, spinti da interessi politici o religiosi, piuttosto da imperativi umani”. Solo nello scorso anno sono stati registrati 11 milioni di nuovi sfollati interni, che equivale a una media di 30.000 persone al giorno costrette ad abbandonare la loro casa ogni tre secondi.

Secondo i dati forniti dalla “Panoramica globale 2015: le persone sfollate dal conflitto e la violenza“, i nuovi sfollati per il 60% provengono da Iraq, Sud Sudan Siria, Repubblica Democratica del Congo e Nigeria. L’Iraq è il Paese che ha registrato il più forte aumento di nuovi sfollati nel 2014, circa 2,2 milioni, mentre la Siria conta il più alto numero di sfollati interni al mondo, circa il 40% della popolazione della Nazione.