Prima riunione alla Camera di Mdp, Speranza: “Aggrediamo lo spazio politico esistente”

Alla Camera si è svolta la prima riunione di “Articolo 1- Movimento democratico e progressista“, nato dalla fuoriuscita dal Pd della corrente legata a Pierluigi Bersani. Il gruppo, secondo quanto si apprende, sarà formato da 37 deputati ex dem ed ex Sel. La riunione è stata aperta da Roberto Speranza che ha proposto come capogruppo l’ex Pd Francesco Laforgia, eletto subito all’unanimità.

L’assemblea dei deputati del Mdp ha eletto inoltre vicecapogruppo vicario Francesco Ferrara, ex di Sel. Sono vicecapigruppo Delia Murer e Lara Ricciatti. Tesoriere del gruppo è Danilo Leva. Come presidente è stata scelta Maria Cecilia Guerra.

“Dobbiamo aggredire il grande spazio politico esistente. Molte adesioni sono arrivate in queste ore. La forza dei nostri gruppi parlamentari è uno dei punti di partenza. Dobbiamo costruire insieme il progetto politico da far vivere fuori, nel Paese” ha detto Speranza aprendo la riunione.

“L’Italia ha bisogno di voltare pagina, di una politica economica e sociale in netta discontinuità con l’azione dei governi succedutisi in questi anni” scrivono in una nota 17 deputati di Si che hanno aderito all’Mdp. L’obiettivo è quello di “scrivere una nuova agenda progressista che accompagni i prossimi mesi, incalzando gli interlocutori istituzionali“. Nel nuovo gruppo parlamentare ci dovrà essere “disponibilità alla ricerca comune, al confronto, al dialogo plurale e alla sintesi dentro il nuovo gruppo parlamentare, a una mescolanza processuale ma decisiva ai fini di consegnare al Paese quella forza autorevole, credibile, democratica e progressista, che oggi manca. Lavoreremo ogni giorno in Parlamento – prosegue il documento – per metterlo in sintonia con il territorio, per farlo tornare ad essere quel luogo di rappresentanza reale delle ferite che la lunga crisi infligge alla vita delle persone, per dare voce e sbocco al bisogno di riscatto di quella larga parte della popolazione italiana che non si riconosce nell’uomo solo al comando come nei populismi inconcludenti