Violentata a 15 anni, niente carcere per gli 11 stupratori: il tribunale concede “la messa in prova”

Torneranno a casa gli 11 minorenni, componenti del gruppo che un anno fa violentarono, in più di un’occasione e a turno, una ragazzina di 15 anni, per poi minacciarla di diffondere i filmati hard registrati. Fu proprio la ragazzina a denunciare il branco che, dopo aver avuto un rapporto sessuale con il fidanzatino, era stata costretta ad averne anche con gli amici di quest’ultimo sotto ricatto.

La “messa in prova”

Dopo nove mesi trascorsi in una comunità di recupero, gli undici componenti del branco – all’epoca delle violenze anch’essi minorenni – dovranno svolgere per un anno e mezzo un programma riabilitativo che prevede attività scolastiche e lavorative, sport e volontariato. La decisione è stata presa dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale dei Minori di Napoli che ha accolto la richiesta di messa in prova avanzata dagli avvocati degli 11 imputati. Inoltre il gup ha accolto in parte la richiesta del pm che proponeva un periodo di prova di due anni. La “messa in prova” terminerà l’8 ottobre 2018, poi i ragazzi torneranno davanti al giudice per valutare l’esito del percorso. Se qualcuno dovesse violare gli obblighi, si procederà all’immediata interruzione della riabilitazione si andrà subito a processo. Per chi non ha ancora compreso appieno la gravità dell’accaduto è stato disposto anche un percorso psicologico atto al recupero del giovane.