Bollito alla picchiapò: una ricetta speciale contro gli sprechi

La lotta agli sprechi alimentari passa attraverso una riscoperta della cucina povera. Quella, per capirsi, che sa trasformare gli avanzi del giorno prima in piatti semplici da realizzare, economici e, soprattutto, gustosi. Immaginate un brodo caldo di carne. Un po’ di tortellini, una spolverata di parmigiano e via. Come secondo il bollito, che però, non si finisce mai. Si conserva il residuo dentro un contenitore e lo si lascia in frigo. Tempo due giorni e diventa talmente duro da non lasciarci alternativa: va buttato. Piatti come il bollito alla picchiapò (tipico della cucina romana) diventano allora utili per evitare questo spreco. Vediamo come realizzarlo.

Ingredienti (4 persone)

Bollito di manzo o vitello, 500 g

Pomodori pelati, 400 g

Cipolla rossa, 1

Olio extravergine d’oliva, qb

Sale, qb

Due o tre foglie di basilico

Vino bianco, 1/2 bicchiere 

Preparazione

Tritate la cipolla e fatela soffriggere nell’olio insieme al peperoncino in una padella sufficientemente grande da contenere tutto il preparato. Ottenuta la doratura aggiungete il vino, un po’ d’acqua e fate sfumare a fiamma bassa. Quando i liquidi saranno evaporati versare i pelati, salare e lasciare bollire per qualche minuto, in modo che prosegua la cottura della cipolla. Nel frattempo sminuzzate o sfilacciate i bollito. Successivamente aggiungetelo al preparato. Coprire e (a fiamma sempre basse) lasciare in cottura per circa mezzore. Servire caldo.

Buon appetito