Iraq, attacco del Califfato contro una centrale elettrica di Kirkut: uccisi 17 civili

Un commando di jihadisti del Califfato ha attaccato una centrale elettrica di Kirkut uccidendo almeno 10 civili. Lo riferiscono i media curdi. L’assalto arriva dopo l’attentato ad un compound governativo e ad un’ex stazione della polizia. Le forze di sicurezza hanno ucciso 4 miliziani, mentre altri tre kamikaze sono stati invece uccisi nell’attacco al compound.

I media curdi hanno subito trasmesso le immagini degli attacchi agli edifici governativi che mostrano i blindati dell’esercito iracheno in azione “per eliminare i terroristi“. Si sono verificate almeno 3 esplosioni, probabilmente causate da kamikaze, mentre un numero imprecisato di cecchini è appostato nei pressi di un edificio ora preso d’assalto dalle forze di sicurezza. Un’ora dopo il primo attacco il governatore della città, citato dai media curdi, aveva assicurato che “la situazione a Kirkuk era tornata sotto controllo”.

Nelle scorse ore, sempre in Iraq, un soldato statunitense è morto per le ferite riportate nell’esplosione di una bomba nel nord del Paese. Il Comando centrale americano si è limitato a riferire – senza fornire altre indicazioni – che il militare è deceduto in seguito alla deflagrazione di una mina artigianale (Ied) nascosta lungo una strada nel nord dell’Iraq.

Regione dove al momento si sta combattendo la battaglia per strappare Mosul all’Isis. Oltre un centinaio di soldati statunitensi sono al seguito delle truppe irachene a Mosul e diverse altre centinaia sono impegnate nell’addestramento. Se il soldato rimasto ucciso fosse uno impegnato sul terreno si tratterebbe del primo militare Usa morto nella battaglia per Mosul.