Il Papa chiude il Sinodo: “Difendiamo la Chiesa”

E' un momento difficile perché l'accusatore tramite noi attacca la madre e la madre non la si tocca. Noi tutti dobbiamo difenderla“. Così, Papa Francesco, si è rivolto ai presenti, alla fine del Sinodo dei vescovi sui giovani. Per oltre un mese, l'assise si è confrontata su temi delicati che riguardano la sfera delle nuove generazioni. “Noi abbiamo approvato il documento, adesso lo Spirito ci dà il documento perché lavori nel nostro cuore. Siamo noi i destinatari dei documenti“, ha aggiunto sottolineando che “aiuterà tanti altri ma i primi destinatari siamo noi”.

Le persecuzioni contro la Chiesa

Nel suo discorso di chiusura dei lavoi, il Pontefice ha sottolineato che le accuse alla Chiesa diventano “persecuzione” come succede ai cristiani che vivono in Oriente. Ma, ha aggiunto Papa Francesco, “c'è un altro tipo di persecuzione, con accuse continue per sporcare la Chiesa. La Chiesa non va sporcata, i figli siamo sporchi tutti, i figli siamo peccatori, ma la madre no, dobbiamo difenderla tutti, e per questo ho chiesto di pregare il rosario“, ha affermato il Vescovo di Roma facendo riferimento alla sua richiesta di pregare il rosario ogni giorno per tutto il mese di ottobre, chiedendo di concludere con l'invocazione a Maria “Sub Tuum Praesidium” e con la preghiera a San Michele Arcangelo.

Alla fine, tra gli applausi dell'Aula il Pontefice ha ringraziato i giovani uditori. “Ci hanno portato la loro musica in questa aula – ha detto il Pontefice – Musica è una parola diplomatica per dire chiasso, è così”. 

Il documento finale del Sinodo

Tutti i 167 punti del documento finale del sinodo dei vescovi sono stati approvati – quasi sempre con un margine molto ampio – ottenendo la maggioranza qualificata, corrispondente ai due terzi dei presenti, cioè 166 voti favorevoli. Una Chiesa in ascolto, sesso, più presenza delle donne nella Chiesa, anche in posti decisionali, e migranti sono alcuni dei temi che vengono trattati all'interno del documento. Ma si è parlato anche di rifiutare idee xenofobe, impedire che si ripetano storie di abusi e favorire percorsi di fede per persone omosessuali. “Esistono già in molte comunità cristiane cammini di accompagnamento nella fede di persone omosessuali: il Sinodo raccomanda di favorire tali percorsi“, si legge nel documento approvato dai vescovi. “In questi cammini le persone sono aiutate a leggere la propria storia; ad aderire con libertà e responsabilità alla propria chiamata battesimale; a riconoscere il desiderio di appartenere e contribuire alla vita della comunità; a discernere le migliori forme per realizzarlo. In questo modo si aiuta ogni giovane, nessuno escluso, a integrare sempre più la dimensione sessuale nella propria personalità, crescendo nella qualità delle relazioni e camminando verso il dono di sé”.