OGGI E’ LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIUSTIZIA SOCIALE

Il 20 febbraio è la data scelta dall’Onu per la Giornata internazionale della dignità umana. Un evento nato per rammentare all’opinione pubblica mondiale la necessita di raddoppiare gli sforzi di tutti gli Stati membri per assicurare un mondo più giusto ed più equo per tutti. La giustizia sociale è al centro del messaggio del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, per questa ricorrenza internazionale. “In occasione della Giornata Mondiale della Giustizia Sociale – spiegava Ban nel suo discorso del 2013 – vediamo purtroppo molti luoghi in cui le opportunità sono cresciute solo per pochi, mentre le disuguaglianze sono aumentate per molti. Le crescenti disuguaglianze minano il cammino della comunità internazionale nel suo sforzo di liberare dalla povertà milioni di persone e a costruire un mondo più equo. Le falle sono visibili nella caduta del livello dei salari per donne e giovani e nella limitazione dell’accesso a educazione, servizi sanitari e lavori soddisfacenti”.

“Guidata dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, dall’Agenda di Addis Abeba e dall’Accordo di Parigi sul Cambiamento Climatico, la comunità internazionale ha promesso di porre fine alla povertà entro il 2030 attraverso politiche sociali, economiche ed ambientali integrate” ha evidenziato Ban Ki-moon in apertura del suo discorso per l’edizione 2016. “Queste linee guida per un mondo migliore forniscono strumenti inestimabili ed una visione poderosa che consente di soddisfare i bisogni delle generazioni di oggi senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” ha proseguito.

“La giustizia sociale deve essere al centro dei nostri sforzi. Con l’aumento dell’esclusione e della disuguaglianza, dobbiamo sforzarci di assicurare che tutte le persone, senza distinzione alcuna, abbiamo accesso alle giuste opportunità per migliorare le loro vite e quelle degli altri. Dobbiamo costruire delle società inclusive, promuovere un lavoro dignitoso, sostenere le piattaforme di protezione sociale ed includere le persone ai margini della società. In tutti i nostri sforzi, le partnership sono essenziali” ha evidenziato. “Lo sviluppo sostenibile – ha detto ancora – è possibile solo attraverso un coinvolgimento attivo dei governi, dei parlamenti, dei datori di lavoro, dei lavoratori, della società civile, del settore privato e di altri attori che possano favorire il cambiamento”. “Dobbiamo collaborare per creare dei nuovi piani integrati per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico basato sulla giustizia sociale – ha concluso il segretario generale – e sulla promessa di un futuro migliore per tutti”.