Dl Intercettazioni, il governo pone la fiducia in Senato

Nel provvedimento, che proroga all'1 settembre l'entrata in vigore della riforma Orlando, anche la regolamentazione dell'app Immuni e il dl Carceri

Mentre ancora imperversa il caso Carminati, il governo decide di porre la fiducia sul decreto legge che proroga al prossimo primo settembre l’entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni. Una decisione arrivata in serata, al termine della discussione generale del decreto per il quale, nella prima mattinata di domani, saranno previste le ultime dichiarazioni dei senatori di maggioranza e opposizione in merito al voto finale. La riforma in questione prevede il pronunciamento del Procuratore antimafia sulla concessione di permessi ed arresti domiciliari a detenuti per reati legati alla criminalità organizzata e sottoposti al cosiddetto 41 bis. Prevista, infine, di riflesso anche la fiducia sulla regolamentazione dell’app Immuni, contenuta nel decreto.

I decreti Sicurezza

Per quanto riguarda i due decreti sicurezza, in giornata il premier Conte aveva riferito, in un’intervista a Fanpage, che il governo era al lavoro “anche se non credo che ce la faremo questa settimana perché siamo molto impegnati. Ma la ministra Lamorgese sta lavorando per mettere a punto le modifiche, e spero possano arrivare in Consiglio dei ministri”. Il che, in sostanza, sposta l’arrivo dei testi in Consiglio dei ministri alla fine del mese. Due, rispettivamente su sicurezza e immigrazione, quest’ultimo incentrato sulla creazione di un nuovo sistema di seconda accoglienza, oltre ad altri provvedimenti quali l’abolizione della confisca delle navi umanitarie.