AIRBUS RUSSO ABBATTUTO SUL SINAI: MOSCA PRONTA A CHIEDERE I DANNI AD ANKARA

La Russia potrebbe chiedere alla Turchia un risarcimento per l’abbattimento dell’Airbus 321 della Metrojet sul Sinai se fosse confermato il coinvolgimento dei nazionalisti dei “Lupi Grigi” nell’attacco terroristico. Lo ha annunciato il presidente del comitato del Consiglio della Federazione Russa sulla Difesa e la Sicurezza, Viktor Ozerov, citato dall’agenzia di stampa russa “Ria Novosti”. “Se queste informazioni saranno confermate, il conto che la Russia deve presentare sia per le vittime civili che per il velivolo sarà trasmesso alla parte turca”, ha dichiarato Ozerov. Secondo il funzionario russo, eventuali azioni legali che potrebbero essere avviate contro le autorità egiziane dai parenti delle vittime potrebbero invece essere rivolte alla Turchia.

Secondo il quotidiano russo “Kommersant”, i Servizi federali di sicurezza russi (Fsb) ritengono che nell’attacco terroristico a bordo dell’aereo di linea russo potrebbe essere coinvolta l’organizzazione nazionalista radicale turca. Le fonti del quotidiano hanno spiegato che i Lupi grigi conducono in collaborazione con lo Stato islamico (Is) azioni in vari paesi, tra cui l’Egitto. L’organizzazione dei Lupi grigi è stata fondata alla fine del 1960 sotto la tutela del partito ultranazionalista turco. I membri del gruppo sono stati ritenuti responsabili di una serie di omicidi politici e di attentati terroristici, tra i quali il tentativo di assassinio di Papa Giovanni Paolo II nel 1981.

La scorsa settimana il Comitato antiterrorismo russo (Nak) ha smentito le indiscrezioni dei media sul presunto fermo dei partecipanti all’attentato dell’aereo A321 russo sul Sinai. Lo ha dichiarato all’agenzia di stampa russa “Interfax” il vice capo del Nak, Evgenij Ilin. “Ciò che è apparso sui media non ha alcuna conferma”, ha dichiarato l’ufficiale, il quale tuttavia ha precisato che il caso dell’A321 è stato classificato dal comitato investigativo della Federazione Russa come “atto terroristico”. Alcuni media russi avevano riferito che i servizi segreti di Mosca e del Cairo stavano verificando l’identità di almeno sei persone che sarebbero coinvolte nella preparazione dell’attentato terroristico al volo charter russo.

Secondo le dichiarazioni dei media, tra gli indagati ci sarebbe stato un facchino di recente assunto dall’aeroporto Sharm el Sheikh ritenuto responsabile di aver materialmente introdotto la bomba nell’aereo. Le dichiarazioni dei media hanno indotto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, a precisare che in merito alle indagini non c’erano informazioni ufficiali da parte dei servizi di sicurezza dei due paesi.