Nigeria: l’Europa preoccupata per il rinvio delle elezioni. L’Onu: il voto sia credibile

L’avanzata delle milizie di Boko Haram, guidate da Abubakar Shekau, ha destabilizzato così tanto il Paese che la commissione elettorale ha deciso di rinviare le elezioni al 28 marzo, posticipandole di ben sei settimane, cioè fino al 28 marzo. Il gruppo terroristico negli ultimi mesi ha conquistato molti territori, espandendosi in una vasta area nel nord est della Nigeria, fino ad arrivare anche in Camerum e costituendo così di fatto un vero emirato islamico.

Nelle ultime settimane Boko Haram aveva anche tentato la conquista di Maiduguri, la capitale dello stato del Borno, ma aveva subito una pesante sconfitta, inflittagli dall’esercito regolare e negli scontri circa 200 terroristi avevano perso la vita. Nonostante l’ultima vittoria dell’esercito, il problema rimane, infatti oltre 19 milioni di persone, su un totale di 70 milioni, non sono riusciti a ritirare la propria scheda elettorale, e quindi non potranno presentarsi ai seggi per votare. Inoltre nei territori che sono sotto il controllo del gruppo terroristico i seggi non saranno presenti.

Sono queste le motivazioni che hanno portato le istituzioni nigeriane a rimandare le elezioni presidenziale, con la speranza che nel frattempo, la coalizione internazionale riesca a recuperare quelle zone che sono state occupate con la violenza. Preoccupato dallo scenario che questa decisione potrebbe significare per la Nigeria, il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha chiesto “alle autorità elettorali di prendere tutte le misure necessarie, come la rapida distribuzione delle rimanenti carte da elettori permanenti, per rendere possibile per tutti i cittadini, inclusi quelli sfollati, di esercitare il loro diritto di voto tempestivamente. – si legge in un comunicato emesso dal portavoce del segretario – Questo è imperativo per assicurare elezioni credibili, libere e trasparenti”.

Inoltre il segretario generale dell’Onu ha invitato le due parti in lizza per la carica di presidente della Nigeria a rispettare l’accordo di Abuja, affinché “rispettino il loro impegno ad assicurare elezioni libere da violenze e mettano in atto adeguate misure di sicurezza in modo che i cittadini nel Paese possano esercitare i loro doveri civici in sicurezza e senza paura”.

Un monito alla Nigeria arriva anche da parte del ministro esteri Philip Hammond che considera la decisione della commissione elettorale nigeriana di rimandare il voto una “causa di preoccupazione” ed ha invitato le autorità dello stato a garantire alle popolazioni delle votazioni democratiche. “Mentre sosteniamo la Nigeria nella sua lotta al terrorismo, – ha dichiarato Hammond –  la situazione della sicurezza non dovrebbe essere usata come ragione per negare al popolo nigeriano di esercitare i propri diritti democratici”.