Palermo, dopo 15 anni Zamparini rassegna le dimissioni. In arrivo una cordata anglo-americana

Finisce così, con un comunicato stampa, l’epopea di Maurizio Zamparini alla presidenza del Palermo: l’ormai ex presidente si è congedato dai rosanero dopo ben 15 anni, fatti di imprese, cadute e risalite, con picchi di bel calcio e affanni sportivi, sempre nell’ottica di un costante miglioramento delle prestazioni di una delle più importanti formazioni del sud Italia. Tipo difficile da trattare, soprattutto per i vari allenatori susseguitisi alla guida del suo Palermo, il friulano lascia la presidenza nel corso di una stagione complicata, che vede le Aquile siciliane al terzultimo posto, lontane 7 punti dalla quota salvezza. Come specificato dallo stesso Zamparini, ai vertici societari subentrerà una cordata anglo-americana la quale, ha sottolineato, “avrà l’obiettivo di riportare il club nella posizione che la città merita, quella europea, con un programma di 3-5 anni”.

Gli anni d’oro

Il mondo della Serie A, in un certo senso, era abituato agli sfoghi coloriti del presidente, più volte apparso propenso (soprattutto dopo qualche delusione) ad abbandonare una carica che, a conti fatti, più di qualche soddisfazione l’ha regalata a lui e ai tifosi, i quali si sono ritrovati, nel giro di pochi anni, a sostenere una formazione in costante lotta per un posto in Europa, prima di affrontare un lento declino con l’avvento degli anni 2010. Zamparini, già presidente del Venezia, presenza quasi fissa della massima serie negli anni ’90, ha raccolto i rosanero nell’ormai lontano 2002, quando militavano in Serie B. Un solo anno di rodaggio e, nel 2004, la promozione fra i grandi dopo qualcosa come 31 anni di assenza. Da lì, un percorso di crescita costante, grazie all’investimento su giocatori di qualità e coinciso, nei primi tre anni, con un sesto e due quinti posti in campionato (e conseguenti partecipazioni a quella che, allora, si chiamava ancora Coppa Uefa). Nove stagioni consecutive in Serie A prima della nuova discesa fra i cadetti, nella stagione 2012-2013, durata tuttavia solo un anno.

Il declino

Ma la nuova avventura in massima serie non è all’altezza della precedente: il Palermo non è più l’ostica e a tratti spettacolare formazione dei primi anni 2000 e, in modo costante, staziona nei bassifondi della classifica, mentre il suo presidente stabilisce un record nel cambio di tecnici sulla panchina siciliana. In 15 anni, saranno alla fine 28 gli allenatori ad aver guidato il Palermo, molti dei quali subentrati più volte come Guidolin, Sannino, Colantuno e Iachini, solo per citarne alcuni. In mezzo, però, 12 stagioni fra i grandi, 5 partecipazioni alla seconda competizione continentale e una finale di Coppa Italia persa contro l’Inter, nel 2010-2011.

Il nome del nuovo patron arriverà entro 15 giorni. Ancora incerto il suo nome ma, sicuramente, Zamparini resterà come tutor, almeno per qualche tempo: “Rimarrò i primi periodi a coadiuvarli per illustrar loro come si gestisce la situazione, ma non sarò il presidente onorario del Palermo”. Un personaggio certamente particolare ma, in qualche modo, capace di segnare profondamente il calcio italiano per almeno un ventennio.