RENZI ALL’ASSEMBLEA DI UNINDUSTRIA: “NON MOLLO, MI FACCIO MANDARE VIA”

Circa 3000 imprenditori alle “Bandie” di Spresiano hanno applaudito l’intervento del premier Matteo Renzi giunto a Treviso per la chiusura dell’assemblea annuale di Unindustria. Molte le promesse fatte dinanzi alla platea di industriali atte a far ripartire l’economia. Spiccano gli incentivi per le imprese che investono in Italia per ampliarsi: “Chi nel 2016 investirà in beni strumentali della propria azienda – annuncia Renzi – avrà la possibilità di portare in ammortamento non il 100% ma il 140%. Varrà per un anno solo”. Poi l’eliminazione totale di Imu e Tasi per tutti i proprietari di una prima casa e novità anche per i comuni che, dal 1 gennaio 2016, potranno tagliare dai limiti del patto di stabilità tutte le voci riferite ad avanzo di amministrazione alla voce “investimenti”.

“L’Italia deve tornare ad essere leader e player internazionale”, ha affermato Renzi in merito al caso Eni. “L’intervento dell’Eni in Egitto – ha proseguito il premier riferendosi alle ultime scoperte del gruppo petrolifero nel Paese nordafricano – non è solo gas, non è solo un campo, è un pezzo della strategia del Paese. L’Italia nei prossimi venti anni in Africa dovrà essere leader, non solo in Libia ma in tutto il continente”.

Una rapida “sburocratizzazione” è quanto promette l’ex sindaco di Firenze in risposta alle parole di Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso, che aveva auspicato un “patto tra imprese e pubblica amministrazione” riportando due dati eclatanti: una settimana al mese persa per scartoffie da un imprenditore medio e l’Italia al 56° posto nel mondo per facilità di fare impresa.

A conclusione del discorso, il premier si è auto complimentato per le riforme in dirittura d’arrivo – “L’anno scorso tutti mi dicevano che non sarei riuscito a fare nulla… e invece…ecco qui le riforme, il jobs Act, uno Stato più forte” – e ha fatto un caloroso complimento alla città ospitante che gli è valso un lunghissimo applauso: “A quanti si chiedono se l’Italia possa puntare alla leadership economica e culturale – ha detto – se conoscessero la provincia di Treviso non si farebbero questa domanda… perché la provincia di Treviso è meglio della Germania”.