Sì del Papa: il 10 ottobre Acutis sarà Beato. “L’Eucarestia è l’autostrada per il Cielo”

Sono divenuti celebri alcuni suoi "slogan": “Non io ma Dio” e "Tutti nasciamo originali, molti moriamo fotocopie”. Francesco lo indica ai giovani come modello

Francesco
Il Papa in preghiera - Foto © Vatican News

In ospedale, prima di morire a 15 anni, disse: “Offro tutte le sofferenze che dovrò patire al Signore, per il Papa e per la Chiesa, per non fare il purgatorio e andare dritto in paradiso“. La santità non è una prerogativa di pochi eletti, ma una possibilità per tutti. La diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino in festa per la notizia della beatificazione del venerabile Carlo Acutis che avverrà ad Assisi sabato 10 ottobre alle ore 16 nella Basilica papale di San Francesco.

La forza della preghiera

“La gioia che da tempo stiamo aspettando, ha finalmente una data – afferma il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino -.Parliamo della beatificazione del venerabile Carlo Acutis. La presiederà il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. È bello che la notizia arrivi nella festa del Corpo e del Sangue del Signore. Il giovane Carlo si distinse per il suo amore per l’Eucaristia, che definiva la sua autostrada per il Cielo“. L’annuncio della beatificazione costituisce “un raggio di luce in questo periodo in cui nel nostro Paese stiamo faticosamente uscendo da una pesante situazione sanitaria, sociale e lavorativa“. In questi mesi, sottolinea il vescovo Sorrentino, “abbiamo affrontato la solitudine e il distanziamento sperimentando l’aspetto più positivo di internet, una tecnologia comunicativa per la quale Carlo aveva uno speciale talento, al punto che papa Francesco, nella sua lettera Christus vivit rivolta a tutti i giovani del mondo, lo ha presentato come modello di santità giovanile nell’era digitale. Scrive di lui il Papa: ‘Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui, però, ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza’”. Il corpo del venerabile è conservato ad Assisi nel Santuario della Spogliazione. “La sua beatificazione lo porterà ancor più all’attenzione del mondo giovanile e sarà un incoraggiamento per tutti. La prova che stiamo vivendo non ci deve abbattere. L’amore di Dio può far in modo che una grande crisi diventi una grande grazia. Occorre una nuova creatività, generativa e responsabile, per costruire un mondo diverso, più bello, più solidale“, evidenzia il presule.

Sulle orme di San Francesco

Sulle orme di San Francesco verso la santità. Una gioia grande anche per la Chiesa ambrosiana, che gli ha dato i natali e lo ha accompagnato nel suo incontro con Gesù. Una gioia grande per i suoi ormai tanti devoti in tutto il mondo. Un segno che la santitù è vocazione per tutti. Anche per i giovani. Il neo-beato è uno dei giovani indicati da Papa Francesco come modelli nella Christus vivit, insieme a tre italiani (san Domenico Savio e i beati Piergiorgio Frassati e Chiara Badano) e altre figure, europee ed extraeuropee. per la sua buona frequentazione della Rete è stato proposto come patrono di Internet. Acutis è morto il 12 ottobre 2006 a Monza; aveva 15 anni ed è spirato a causa di una leucemia fulminante. Una tragedia, umanamente parlando. Una fine assurda per la repentinità e per la parabola che si veniva ad interrompere, così in ascesa, così ricca di prospettive, riferisce Avvenire: rampollo di una famiglia di primo piano del mondo finanziario italiano, adolescente prestante, dal carattere vivace e particolarmente socievole, Era un ragazzo che, come si suol dire, avrebbe potuto fare di tutto nella vita. Ma Dio aveva su di lui un piano diverso. “La sua fama di santità è esplosa a livello mondiale, in modo misterioso– racconta al quotidiano della Cei  monsignor Ennio Apeciti, responsabile dell’Ufficio delle cause dei santi dell’arcidiocesi di Milano-. Come se Qualcuno, con la “Q” maiuscola, volesse farlo conoscere. Attorno alla sua vita è successo qualcosa di grande, di fronte a cui mi inchino. Nato a Londra nel 1991, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro, fu segnato da una pietà profonda quanto precoce. Fece la Prima Comunione, con un permesso speciale, a sette anni.

Rosario quotidiano

Fu un adolescente da Messa e Rosario quotidiani. Maturò un amore vivo per i santi, per l’Eucaristia, fino ad allestire una mostra sui miracoli eucaristici che è rimasta online e ha avuto un successo inaspettato, anche all’estero. Sportivo e appassionato di computer, come tanti coetanei, brillava per la virtù della purezza. Padre Roberto Gazzaniga, gesuita, incaricato della pastorale dell’Istituto Leone XIII, storica scuola della Compagnia di Gesù a Milano, ricorda ad Avvenire  l’eccezionale normalità di Acutis, arrivato lì, a liceo classico, nell’anno scolastico 2005-2006: “L’essere presente e far sentire l’altro presente è stata una nota che mi ha presto colpito di lui”. Allo stesso tempo era “così bravo, così dotato da essere riconosciuto tale da tutti, ma senza suscitare invidie, gelosie, risentimenti. La bontà e l’autenticità della persona hanno vinto rispetto ai giochi di rivalsa tendenti ad abbassare il profilo di coloro che sono dotati di spiccate qualità.”. Grazie al suo esempio e al suo carisma anche il domestico di casa Acutis, un induista di casta sacerdotale bramina, decise di chiedere il battesimo.