JASON GRAVES: “LE COLONNE SONORE DEI VIDEOGAME SONO LA NUOVA MUSICA CLASSICA”

Jason Graves, compositore americano specializzato nella stesura e direzione di musiche per video giochi, tra cui ricordiamo “The Order: 1886”, “Evolve”, “Tomb Raider”, vincitore di due premi della  British Academy of Film and Television Arts, è noto per l’impronta narrativa delle sue colonne sonore, eseguite spesso da vere e proprie orchestre, degne di un colossal hollywoodiano. Di recente Graves è riuscito a trasformare tempi di valzer in assalti brutali, temi romantici in arie funebri, ed ecco la colonna sonora di “Until dawn”, un nuovo gioco interattivo che uscirà il prossimo 27 agosto, in esclusiva per la Playstation4. La trama del gioco è semplice: otto adolescenti, dopo un anno dalla morte di due amiche, tornano sul luogo del delitto, una casa di montagna, dove se la dovranno vedere con uno spietato killer.

Il giovane compositore afferma: “Per musicare una storia del genere mi sono interfacciato con gli sviluppatori fin dai primi stadi della lavorazione. Succede sempre quando si ha a che fare con grossi titoli come questo. Ed è un fatto positivo, mi permette di far evolvere la colonna sonora parallelamente allo sviluppo del videogame. L’audio director del progetto mi ha mostrato l’artwork preliminare e un po’ di sceneggiatura. Sono partito da quei pochi elementi, dall’emozione che volevo trasmettere. La musica è il cuore pulsante del gioco”.

Molto tempo fa, le colonne sonore dei videogame era costituite da ritmi robotici e sequenze elettroniche. Mentre si è sviluppata l’industri dei videogame, che ha molti punti in comune con l’industria cinematografica, le colonne sonore sono diventate sempre più sofisticate. Molte si trovano su iTunes e Spotify, vengono incise su cd; basti pensare che al Berklee College of Music di Boston, esiste un corso di composizione per giochi. “L’esecuzione dal vivo è l’aspetto più gratificante del mio lavoro”, ammette Graves, che ha diretto le sue musiche in Europa e negli Stati Uniti. Per molti giovani, le opere di Graves e dei suoi colleghi sono il primissimo approccio alla musica classica.

Ad accorgersene sono stati i membri della radio inglese Classic FM, che hanno inserito i compositori di colonne sonore per videogame nella loro Hall of Fame, votata dal pubblico. Risultato: la saga di “Final fantasy” è salita al nono posto in classifica, davanti alla sesta sinfonia di Beethoven. Graves spiega le regole del suo lavoro: “La mia regola è: se vuoi un arrangiamento orchestrale, chiama veri strumentisti. La performance di un essere umano, in tutta la sua caratteristica imperfezione, avrà sempre una maggiore risonanza rispetto a un suono sintetizzato. Prova a far giocare la stessa scena due volte a una persona, una volta con una musica sintetizzata, la seconda con una vera orchestra. Magari non comprenderà il motivo, ma ti dirà che la seconda volta gli è sembrata un’esperienza più realistica. Oggi finalmente la gente può godere di un’esperienza paragonabile a quella del cinema. Solo nell’ultimo anno finalmente sta venendo alla luce il lavoro svolto dietro le quinte. I giochi sono diventati dei kolossal e le colonne sonore orchestrali per videogame sono la versione attuale e popolare della musica classica”.