IL TIFONE “MEGI” SI ABBATTE SULLA CINA: RAFFICHE A 120 KM/H E 1 VITTIMA

Il tifone Megi ha toccato terra nella Cina continentale, con venti a 120 km/h e piogge torrenziali, provocando la morte di una persona a Quanzhou, sulla costa orientale del paese. Inoltre, un milione di abitanti sono rimasti senza energia elettrica. Il tifone nelle scorse ore aveva già duramente colpito Taiwan e causato nell’isola quattro vittime e oltre 527 feriti. Inoltre, sempre a Taiwan secondo le ultime cifre pubblicate dal Centro Operativo per le Emergenze , oltre 3,8 milioni di abitazioni hanno sofferto di interruzioni agli impianti di corrente elettrica, mentre in altre trecentomila è stata sospesa la fornitura di acqua corrente.

L’allerta meteo a Taiwan per l’arrivo del tifone Megi (che si dirigeva sull’isola ad una velocità di 21,1 chilometri all’ora) era stata diramata lo scorso 26 settembre. In quella occasione, il Taiwan Central Weather Bureau (Cwb) aveva emesso un avviso sollecitando i residenti delle contee di Yilan, Hualien e Taitung, sulla costa orientale, a prepararsi alla tempesta e ai venti che hanno poi raggiunto la velocità di 180 chilometri all’ora.

Megi è il terzo tifone che colpisce quella regione asiatica solo nelle ultime due settimane, uno dei quali (Meranti) devastò molti litorali di Taiwan uccidendo una persona e ferendone 44. Megi è nato come “disturbo tropicale” a nord est di Pohnpei il 19 settembre scorso. Due giorni dopo, la Japan Meteorological Agency (Jma) aveva aggiornato la situazione dell’area da bassa pressione ad una depressione tropicale. Sempre la Jma aveva infine aggiornato il sistema ad una tempesta tropicale chiamata Megi il 23 settembre. Si tratta della diciassettesima tempesta tropicale e il settimo tifone della stagione monsonica 2016.