NAPOLI, CONIUGI UCCISI E GETTATI IN UNA SCARPATA: UN FERMO

La polizia di Giugliano (Napoli) ha fermato nella notte una persona per l’omicidio di Luigi Simeone e Immacolata Assisi, la coppia di coniugi trovata in una scarpata, entrambi uccisi con dei colpi di pistola, alla periferia della cittadina situata a nord di Napoli. La persona fermata sarebbe un conoscente delle due vittime. A coordinare le indagini è stata la procura della Repubblica di Napoli nord e a condurle sono stati gli agenti del Commissariato di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino.

I corpi dei due coniugi erano stati trovati la scorsa domenica, dietro segnalazione anonima. Poco distante gli agenti avevano trovato il taxi dell’uomo, con il quale si presume che siano arrivati sul luogo, all’interno del quale – sui sedili – sono state trovate tracce di sangue.

Nei pressi del taxi, di proprietà di Simeone e titolare di licenze, gli agenti hanno trovato sette bossoli calibro 7.65, però non c’era nessuna traccia della pistola. Alle ricerca ha preso parte anche l’Esercito, in quanto la zona è conosciuta bene dai militari, impegnati nell’area con l’operazione Terra dei Fuochi.

La coppia, originaria di Napoli, si era trasferita in una palazzina di tre piani a Melito, comune non molto distante da Giugliano in Campania. Non avevano figli, ma i conoscenti li descrivono come delle persone molto tranquille.

Inoltre nella giornata di ieri si è svolto l’esame autoptico che permetterà di accertare se effettivamente si è trattato di duplice omicidio, ipotesi maggiormente accreditata dagli inquirenti, o di omicidio-suicidio, per il quale però non è stata trovata – accanto ai cadaveri – l’arma.