BRASILE: IL GOVERNO ANNUNCIA TAGLI ALLA SPESA E AUMENTO DELLE TASSE

Il Brasile corre ai ripari dopo l’umiliazione subita a causa dell’agenzia di rating Standard and Poor’s che giovedì scorso aveva declassato i titoli del debito pubblico a “spazzatura”. Il governo carioca ha annunciato un duro piano di rientro del deficit che prevede un aumento delle tasse e ulteriori tagli della spesa per 65 miliardi di Real, equivalenti a circa 15 miliardi euro.

Tra le misure maggiormente sgradite, la riattivazione della tassa CPMF sulle transazioni finanziarie da cui il governo si attende poco meno della metà di quanto serve, 32 mld di Real. Il resto dei soldi arriveranno dai tagli che colpiranno – oltre ai piani di investimento alle infrastrutture e ai salari e bonus dei dipendenti pubblici – anche uno dei punti di forza del governo di sinistra della presidente Dilma Rousseff, il programma sociale “Minha Casa Minha Vida”, che garantiva alloggi popolari alle fasce meno abbienti della popolazione. Il ministro delle Finanze Joaquim Levy ha annunciato anche tagli ai sussidi all’agricoltura e il blocco dei concorsi per la pubblica amministrazione.

Una manovra che certo non contribuirà alla popolarità dell’attuale presidente, sempre più nel mirino delle contestazioni a causa dello scandalo Petrobrás, uno degli episodi di corruzione peggiori della storia del Paese. Inoltre, la Rousseff è accusata di non aver saputo proseguire la fase di crescita economica che aveva caratterizzato l’ultimo decennio, portando invece il Paese verso l’attuale recessione con un deficit pubblico in costate crescita.