TURCHIA, ATTENTATO DEL PKK A HAKKARI: 15 SOLDATI UCCISI

Diversi soldati turchi, 15 secondo la rivendicazione del Pkk, sono rimasti uccisi in un’imboscata dei miliziani separatisti curdi nella provincia sud-orientale di Hakkari, vicino al confine con Iran e Iraq. Due mezzi militari sono saltati in aria sulle mine nel distretto di Daglica, in quello che è il più sanguinoso attacco subito dalle forze di Ankara dalla rottura del cessate il fuoco, a luglio, per l’avvio dell’offensiva anti-terrorismo contro Isis e Pkk.

Il gruppo separatista ha rivendicato l’imboscata affermando che nell’attacco sferrato da più parti sono stati uccisi 15 soldati e sono state sequestrati armi in grande quantità. Il premier turco, Ahmet Davutoglu, ha lasciato in anticipo lo stadio di Konya dove stava assistendo alla vittoria della Turchia sull’Olanda per partecipare a una riunione d’emergenza del governo ad Ankara. Il presidente, Recep Tayyp Erdogan, ha annunciato che sarà adottata “una nuova strategia nella lotta contro il terrorismo del Pkk”.

Caccia F-4 e F-16 turchi hanno lanciato alcuni raid nella zona per colpire i responsabili. A luglio la Turchia ha avviato un’offensiva contro i militanti del Partito dei lavoratori del Kurdistan nel sud-est della Turchia e nel nord dell’Iraq (Pkk) in cui sono morti centinaia di miliziani e almeno 70 membri delle forze di sicurezza di Ankara.