PER ESSERE BUONI CRISTIANI NON BASTA L’OSSERVANZA ESTERIORE

Il Vangelo “vuole mettere in guardia anche noi, oggi, dal ritenere che l’osservanza esteriore della legge sia sufficiente per essere dei buoni cristiani”. Lo ha affermato Papa Francesco all’Angelus di ieri commentando “una disputa tra Gesu’ e alcuni farisei e scribi” riguardo a “una serie di dettami che specificavano le indicazioni della legge mosaica” che gli interlocutori del Maestro “applicavano in modo assai scrupoloso e le presentavano come espressione di autentica religiosita’. Pertanto, rimproverano a Gesu’ e ai suoi discepoli la trasgressione di esse”.

“Tutti sappiamo – ha aggiunto il Papa – quanto male fanno alla Chiesa quelle persone che si dicono molto cattoliche, ma nelle loro vita quotidiana trascurano la famiglia, parlano male degli altri e così via, questo è ciò che Gesù condanna perché è una contro testimonianza cristiana”. Bergoglio prima dell’Angelus ha spiegato che “non sono le cose esteriori che ci fanno santi o non santi, ma è il cuore che esprime le nostre intenzioni, le nostre scelte e il desiderio di fare tutto per amore di Dio. Gli atteggiamenti esteriori sono la conseguenza di quanto abbiamo deciso nel cuore. La frontiera tra bene e male non passa fuori di noi ma piuttosto dentro di noi”.

“Pertanto – ha aggiunto – è il cuore che dev’essere purificato e convertirsi. Senza un cuore purificato, non si possono avere mani veramente pulite e labbra che pronunciano parole sincere di amore, di misericordia, di perdono. Questo lo può fare solo un cuore sincero e purificato”. “Chiediamo al Signore – ha concluso – per intercessione della Vergine Santa, di donarci un cuore puro, libero da ogni ipocrisia, così che siamo capaci di vivere secondo lo spirito della legge e giungere al suo fine, che è l’amore”.