L’OSSERVATORE ROMANO: “I FUNERALI DI CASAMONICA UNO SCANDALO”

“Una strumentalizzazione chiassosa e volgare di un gesto di elementare pietà umana e cristiana”. Lo scrive l’Osservatore Romano a proposito delle esequie hollywoodiane di Vittorio Casamonica, ribadendo che la Chiesa è contro la mafia e ricordando che Papa Francesco ha scomunicato gli appartenenti ai clan.

Nell’articolo intitolato “Lo scandalo di un funerale” monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, spiega che la Chiesa non nega le esequie ai mafiosi, purché però siano celebrate “in forma semplice, senza pompa”. Per questo “massima prudenza e discernimento sono necessari perché la celebrazione della messa non venga strumentalizzata, destando scandalo. E in casi del genere ogni prete farebbe bene a sentire previamente il proprio vescovo”.  Vengono respinte le accuse di “connivenza” o di una “qualche acquiescenza da parte della comunità cattolica” e ricordando le nette prese di posizione di Papa Francesco contro i mafiosi, culminate nella scomunica nella messa celebrata il 21 giugno 2014 nella Piana di Sibari, in Calabria. “Da una parte la preghiera per i defunti, dall’altra lo spettacolo mediatico, l’ostentazione di potere, la strumentalizzazione chiassosa e volgare di un gesto di elementare pietà umana e cristiana come il funerale che, già di per sé, richiederebbe almeno compostezza, riserbo, dignità e, soprattutto, silenzio – si legge nell’edizione di domenica 23 -. Tutto quello che, invece, il 20 agosto a Roma è mancato alle esequie del ‘patriarca’ di una famiglia, i Casamonica, tristemente famosa, almeno nella capitale d’Italia, per la voracità dei suoi tentacoli nella gestione di affari malavitosi e criminali”. Lunedì sono  dunque attesi i primi provvedimenti

 Oggi intanto il prefetto Franco Gabrielli dovrebbe consegnare al ministro dell’Interno Angelino Alfano la relazione sulle esequie-show che si sono svolte al Tuscolano. Gabrielli infatti aveva formalizzato venerdì la richiesta di chiarimenti a Questura, carabinieri, vigili urbani e Campidoglio sulla vicenda e adesso ha le risposte sul suo tavolo. Lunedì il funerale finito sui quotidiani di mezzo mondo sarà al centro della discussione del Comitato per l’ordine pubblico, tre giorni prima del consiglio dei ministri in cui è attesa la relazione del titolare del Viminale su Mafia Capitale.
Sulle esequie-show al Tuscolano restano da chiarire le varie responsabilità. Chi ha autorizzato il corteo con la carrozza a sei cavalli, nove furgoni e 250 tra Suv e Rolls Royce? Come è potuto accadere che questa folla abbia percorso cinque chilometri creando il caos nella circolazione e non solo? Gabrielli ieri è apparso irritato: “Non doveva accadere una cosa così grave”, ha rimarcato. Anche perché in altre parti d’Italia funerali del genere sono vietati.