SRI LANKA: SEGGI CHIUSI, SI ATTENDONO I RISULTATI

Ci sono state ieri in Sri Lanka le votazioni per il rinnovo di un Parlamento che dovrà gestire un conflitto di potere legato in particolare ai finanziamenti cinesi per le infrastrutture. Quindici milioni di elettori sono stati chiamati a rinnovare il governo. Secondo quanto riferiscono i media del Paese, il voto si è svolto senza incidenti di rilievo. La partecipazione è stata inoltre più alta rispetto ai precedenti appuntamenti. A Colombo, la percentuale è stata del 62%, a Kandy, nel centro del Paese, del 70%.

Dovrebbero arrivare in giornata i risultati. I candidati sono oltre 6.000, di circa 230 partiti e gruppi indipendenti che si sono presentati per 196 seggi. Le autorità hanno schierato 70.000 agenti a protezione di seggi e centri dove sono in corso i conteggi.

In particolare i riflettori sono puntati su Mahinda Rajapaksa, 69 anni, che ha perso la presidenza nel gennaio scorso contro il suo compagno di partito e ministro ribelle Matripala Sirisena, appoggiato dalle opposizioni e dai Tamil. Rajapaksa ora cerca di riprendersi il potere da premier, e ha detto che se vincerà farà immediatamente ripartire le grandi opere messe in cantiere e bloccate dal governo, attualmente guidato da Ranil Wickremesinghe, l’altro osservato speciale in queste elezioni.

Infatti, il premier uscente, alla guida di un esecutivo di unità nazionale, è dato per favorito, ma le sorprese possono derivare dalla dispersione dei voti,con oltre 500 formazioni politiche in pista. Ma anche dai timori dell’elettorato: la campagna è stata funestata da una serie di violenze, che hanno portato almeno 4 morti.