ESODO, CONSIGLI PER UN VIAGGIO SERENO

La fine della bolla di caldo africano e le abbondanti piogge di questi giorni non fermano i vacanzieri italiani. Non bastano due gocce e un po’ di vento per bloccare il popolo delle ferie che da mesi ha prenotato a partire da oggi i soggiorni estivi nelle località più belle del nostro Paese. Certo, la crisi ha fatto la sua parte e, nonostante gli indicatori economici segnalino una lieve ripresa del turismo, non immaginabile l’esodo degli anni ’80 e 90 quando, sull’onda dell’ottimismo, in migliaia si mettevano in automobile intasando le principali autostrade. Code chilometriche facevano parte di quel rituale, con i viaggiatori immobili uno dietro l’altro per ore, dall’Autosole alla Salerno Reggio Calabria. Era tradizione portarsi dietro passatempi per rendere meno snervante l’attesa, come le parole crociate o le carte, o cibo e succhi di frutta per calmare l’iperattività dei bambini tra un pisolino e l’altro. Tutto questo non c’è più, o meglio, è più dilazionato visto che in molti, per una questione di costi, evitano di muoversi ad agosto, preferendo mesi meno esosi, come giugno e settembre.

Ma, anche se più attenuato, il rischio di trovarsi imbottigliati esiste ancora. La prima buona notizia è che ci siamo lasciati il peggio alle spalle. Il fine settimana da bollino nero è stato quello tra l’8 e il 9 agosto quando è stato registrato in incremento di traffico almeno del 5% rispetto allo stesso periodo e rallentamenti in tutta la Penisola, specie al nord e in direzione Svizzera. Per oggi e domani le previsioni sono leggermente più ottimistiche con un bollino rosso per la mattina e uno giallo – dunque con minori disagi – per il pomeriggio del 15 e due gialli per il 16. La prima cosa da fare per evitare complicazioni è tenersi costantemente aggiornati, consultando il siti internet di Autostrade per l’Italia e Anas che forniscono in tempo reale notizie utili sullo stato del traffico. Si possono anche scaricare le apposite app per smartphone e tablet, che però, va ricordato, non devono assolutamente essere aperte dal conducente mentre guida ma solo dopo essersi fermati in un’area di servizio. Utili sono anche i servizi offerti da emittenti come Isoradio (gestita dalla Rai), Rtl e Radio Montecarlo. Ha riscosso particolare successo, poi, l’applicazione gratuita Waze, una sorta di navigatore/social network collegata in Gps che consiglia in automatico il percorso meno frequentato per arrivare a destinazione. Ma, in generale, tutti i sistemi satellitari più moderni sono aggiornati sulle strade più trafficate.

Al di là della tecnologia ci sono le regole auree del nostri nonni. La prima è di evitare partenze nelle ore centrali della mattina (fascia 09.30 – 12) e del pomeriggio (15.00 – 17.00) ma di privilegiare orari magari più scomodi ma funzionali. Se avete bambini dietro e dovete percorrere molti chilometri l’ideale sarebbe svegliarsi molto presto (tra le 5.30 e le 6 mattina o anche prima) in modo da far dormire il pargolo in macchina, dopo aver rispettato le procedure di sicurezza, e fare un ampio tratto di strada prima che altri viaggiatori si mettano in marcia. Ovviamente fatelo solo se avete dormito il tempo necessario a riposarvi, questo è molto importante. Meglio metterci mezza giornata in più che correre inutili rischi per la propria incolumità. Se siete stanchi potete tranquillamente dormire nelle aree di sosta per qualche ora.

Nelle settimane precedenti al viaggio dovreste aver provveduto a controllare lo stato dei freni per cui oggi e domani concentratevi solo su olio del motore e, soprattutto, pressione degli pneumatici. Badate a non caricare troppo la vettura e utilizzate solo materiale a norma per mettere i bagagli sul tettuccio. Portatevi dietro cibo e bevande fresche, evitando gli alimenti eccessivamente salati. Un thermos di caffè e di tea vi consentirà di mantenere più alta la soglia d’attenzione ma per consumarli sarà meglio che vi fermiate. Pochi suggerimenti per trascorrere un viaggio sereno e, soprattutto, sicuro. Il resto, una volta arrivati, sarà solo relax e divertimento.