VOLO MH370 MALAYSIA AIRLINES: PECHINO CHIEDE DI PROSEGUIRE NELLE INDAGINI

Dopo il ritrovamento del flaperon nell’isola de La Réunion, la Cina chiede alla Malaysia Airlines di continuare le indagini sulla scomparsa del volo MH370. La richiesta arriva dal ministero degli Esteri in seguito alla conferma che il pezzo di ala ritrovato la settimana scorsa fa parte dell’aereo disperso dai radar nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2014.

Tale annuncio sarebbe la prima prova in 17 mesi, che il Boeing 777 si sia effettivamente inabissato nell’Oceano Indiano. A bordo si trovavano 239 passeggeri, 153 dei quali di nazionalità cinese. La richiesta mossa dal ministero degli Esteri di Pechino parte in realtà dalla protesta di alcuni familiari delle vittime che hanno manifestato davanti l’ufficio della Malaysian Airlines, chiedendo di proseguire nelle indagini, che a questo punto potrebbero avviarsi verso una nuova fase.

Si cerca infatti di capire se il pezzo di ala possa dare qualche informazione su cosa abbia provocato la caduta del velivolo. Il frammento sarà studiato “con mezzi moderni fisici e chimici, e in particolare un microscopio elettronico che può ingrandire fino a 100 mila volte”, come aveva spiegato nei giorni scorsi l’ex direttore della ricerca della Dga, Pierre Bascary.

L’idea è quella di esaminare “i punti di rottura localizzati” nella struttura metallica, che permetteranno di capire se siano stati causati da una “sollecitazione eccezionale” dovuta allo schianto, o dalla “ripetizione di un elevato numero di sollecitazioni meno forti” che testimonierebbero i segni di un’usura normale.