MOSUL, 4 STUDENTI DI GIORNALISMO ARRESTATI DAI MILIZIANI DELL’ISIS

Quattro studenti iracheni di giornalismo sono stati arrestati per spionaggio dai jihadisti dell’Isis a Mosul: lo ha denunciato l’Osservatorio sulle Libertà Giornalistiche, un ente di privato di controllo, citando fonti accademiche locali. I giovani sono accusati di aver fornito informazioni segrete sull’Isis alle autorità di Baghdad e a vari mass media. Sono stati presi in consegna dai miliziani all’Università, sono stati portati via e condotti in una località ignota. In giugno un cronista professionista era stato catturato, incriminato per addebiti analoghi e infine giustiziato dopo un mese e mezzo di prigionia. Nella provincia di Niniveh, di cui Mosul è il capoluogo, sarebbero almeno otto i giornalisti professionisti in carcere.

Inoltre, nella giornata di ieri, oltre venti jihadisti appartenenti all’Isis sono stati uccisi, e altri quindici feriti, a seguito di più attacchi aerei condotti dalla coalizione internazionale a sud della città di Mosul, in Iraq. Lo riportano e Efe funzionari locali. Il responsabile della sicurezza della Unione patriottica del Kurdistan iracheno (Upk), Hoakr al Yaf, ha detto che i bombardamenti sono stati lanciati contro varie posizioni dell’Isis nelle aree di Fatuma e Jarbani, nel distretto di Majmur, fra Mosul e Erbil, la capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Gli attacchi della coalizione internazionale, guidata dagli Stati Uniti, hanno distrutto anche quattro veicoli dell’Isis.

Il capo della sicurezza del governatorato della provincia di Ninive, Mohamed al Bayati, ha riferito a Efe che 22 cadaveri di Jihadisti sono stati portati oggi nel dipartimento di medicina forense del più grande ospedale della città. Gli estremisti sono stati uccisi durante i combattimenti con le truppe peshmerga nella città di Al Hauiya, nella zona di Kirkuk a 250 chilometri a nord di Bagdad. Il dipartimento di medicina legale di Mosul ha ricevuto nelle ultime settimane centinaia di corpi di jihadisti morti in scontri con le truppe curde e con le forze di sicurezza irachene nelle zone di Biyi, a nord di Bagdad, e a Kirkuk, capitale della provincia occidentale di Al Anbar.