COME IL GIUBILEO FARÀ RIPARTIRE ROMA

Giubileo

Roma si prepara all'”invasione” di turisti e pellegrini per l’Anno Santo straordinario che prenderà il via ufficialmente l’8 dicembre e si chiuderà il 20 novembre 2016. Secondo i dati diffusi dal Censis, nella Capitale sono attesi 33 milioni di persone da tutto il mondo, 8 in più rispetto al Giubileo del 2000 quando si registrarono 25 milioni di presenze. La spesa complessiva prevista è di 8 miliardi di euro, per circa il 70% da parte di visitatori provenienti dall’estero. “Lo straordinario flusso turistico – si legge nel rapporto – si innesterà sull’onda lunga della crescente attrattività di Roma, fatta anche di una proliferazione di visitatori che restano un solo giorno senza pernottare”. Un’opportunità reale per far ripartire la Capitale.

Ufficialmente sono 167.000 i posti letto negli esercizi ricettivi. Di questi, 110.000 sono in alberghi (il 66%) e 57.000 in strutture extralberghiere (il 34%). Dal 2000 a oggi i posti letto complessivi sono aumentati del 67%, con un incremento del 41% negli alberghi e soprattutto un vero e proprio boom (+164%) delle strutture extralberghiere come case per vacanza e bed & breakfast, anche grazie alla facilità delle prenotazioni attraverso le tante piattaforme web specializzate e ai prezzi più convenienti.

La Regione Lazio per l’occasione investirà nella sanità 88 milioni di euro che saranno destinati a migliorare e rafforzare i servizi sanitari offerti dalla città. In particolare i fondi saranno utilizzati per ristrutturare gli ospedali romani, potenziare l’elisoccorso, rinnovare il parco ambulanze, ampliare le deroghe allo sblocco del turn over. Dei circa 88 milioni, la Regione Lazio ha previsto uno stanziamento diretto di oltre 19 milioni di euro (di cui 3,5 per il rinnovo del parco ambulanze, 1,7 per la messa a norma delle strutture sanitarie e 14 milioni (per l’ampliamento dal 15% al 30% delle deroghe allo sblocco del turn over) per l’emergenza straordinaria rappresentata dal Giubileo. Oltre 33,5 milioni di euro serviranno all’adeguamento e messa a norma dei Pronto soccorso e sono un’anticipazione della quota spettante alla Regione Lazio dei finanziamenti per l’edilizia sanitaria. Gli ultimi 35,5 milioni sono risorse che la Regione ha chiesto di attivare sul Fondo Sanitario nazionale e saranno utilizzati per il potenziamento del personale nelle unità operative di Pronto soccorso, del 118 e per finanziare i corsi di formazione dei volontari.

Per quanto riguarda la mobilità, sarà riattivata per il Giubileo la tratta Vigna Clara-Valle Aurelia, realizzata per i mondiali Italia ‘90 e abbandonata da 25 anni. Sette milioni di euro anche per via Salaria e via Nomentana oltre a Prenestina e Ardeatina, che saranno interessate da lavori. Un investimento complessivo di oltre 7 milioni di euro che riguarda l’intera città e in particolare quartieri importanti come Talenti, Montesacro, Castel Giubileo, Settebagni, Fidene e Villa Spada.

Il Centro Studi, però, lancia anche un allarme sulle potenziali truffe nelle quali potrebbero imbattersi turisti e pellegrini nella Capitale dove sono “diffusissimi gli affitti in nero”. Sono quasi 4.000, infatti, le case vacanza irregolari. “Ovunque in città, non solo in centro – spiega il Censis -, nascono esercizi ricettivi e risuona nelle strade il rumore delle rotelline dei trolley. E sono diffusissimi gli affitti brevi in nero. Si stima che il sommerso del settore nel territorio del comune di Roma sia costituito da quasi 4.000 case per vacanza irregolari per circa 36.000 posti letto, con un tasso di strutture non a norma o che lavorano in nero intorno al 75%. Solo in termini di evasione della tassa di soggiorno, il fenomeno del nero si tradurrebbe nel prossimo anno in un mancato gettito per le casse comunali di circa 40 milioni di euro”.

E i romani, che ne pensano? Per il 90% è considerato un’opportunità, chi perché genera lavoro e chi, invece, perché consente alla città di aprirsi. Roma prova a diventare nuovamente “caput mundi”.