ATAC, MARINO SI SCUSA PER I DISAGI: “CERCHIAMO PARTNER PRIVATI”

Il caos dei mezzi pubblici nella Capitale, ha portato il sindaco Marino ad intervenire durante una conferenza in Campidoglio sul caso Atac: “Intendo scusarmi con i cittadini e i turisti per i disagi inaccettabili nel nostro trasporto locale”. I problemi maggiori riguardano la metropolitana e i la linea ferroviaria Roma-Lido.

“Siamo davanti ad una situazione drammatica – ha aggiunto Ignazio Marino – sia dal punto di vista della qualità di vita dei cittadini che della qualità dei servizi e dei conti di Atac”. Il sindaco condivide la decisione presa con Zingaretti di voler impegnarsi a cercare un partner industriale mantenendo la maggioranza pubblica. “Abbiamo dato il mandato per indire la gara – spiega – in questo modo anticipiamo l’avvio di un processo nazionale che impone di non gestire più il servizio in house a partire dal 2019”.

L’alternativa, spiega il primo cittadino nella conferenza, sarebbe stata quella di chiudere l’Atac mettendo a rischio lavoratori e servizi. “Sarebbe stata la soluzione più facile, ma penso che così possiamo farcela senza arriva ad una situazione drammatica. Rivolgo un appello a tutti: ai dipendenti, ai sindacati con i quali ho già fissato un incontro per i prossimi giorni, perché ci sia piena collaborazione abbandonando vecchi schemi e preoccupazioni del passato”.

Secondo Ignazio Marino si tratta di una vera e propria rivoluzione nell’ambito dei trasporti pubblico della Capitale ma necessita di uno sforzo straordinario da parte di tutti. “Abbiamo scelto allora di non portare i libri in tribunale ma di tentare una difficile strada con un percorso, un piano di risanamento – spiega – Questo piano ha ottenuto dei risultati ma non è riuscito a produrre quel risanamento che serviva per la qualità della vita delle persone che si spostano ogni giorno in città. Entro il 30 settembre 2015 c’è l’impegno della Regione Lazio di trasferire al Comune 301 milioni di euro come pagamento di vecchi contributi negati dalle destre negli scorsi anni”.