L’AFA PRIMA DELLA TEMPESTA

Da Caronte a Circe, dall’afa asfissiante di questi giorni a fulmini, saette, grandine e tornado. Tutto in pochi giorni, che ci daranno giusto il tempo di mettere da parte costumi e creme solari e di impugnare l’ombrello. E’ un estate folle, estrema, quasi irrazionale quella che stiamo vivendo. Anomala nel bollore – sono state registrate temperature più alte addirittura di quelle del 2003 – ma anche nelle piogge che stanno per arrivare. Dureranno poco, le previsioni parlano di un agosto torrido, ma si faranno sentire e potrebbero recare danni a persone e cose.

Tutta colpa dello scontro fra correnti calde africane e fredde atlantiche che, non appena l’anticiclone allenterà la morsa, scateneranno il cataclisma. I meteorologi l’hanno battezzata “Circe” come la maga omerica che trasformava gli uomini in maiali. Ecco stavolta a essere tramutata sarà proprio la stagione più bella che, per qualche giorno, diventerà autunno, con un choc termico di almeno 10 gradi. Nessuna speranza, dunque, di tornare all’estate mediterranea di un tempo. Quella dell’anticiclone delle Azzorre con i suoi 27-30 gradi, l’abbondante ventilazione, il bel tempo e i refrigeranti acquazzoni pomeridiani. Forse si affaccerà tra agosto e settembre, dicono, dopo che i suoi cugini provenienti dal Sahara ci avranno fatto friggere un altro po’.

E adesso dite che i cambiamenti climatici sono un invenzione, una normale evoluzione dell’atmosfera. I dati dicono esattamente l’opposto: l’uomo mette sotto pressione la natura con i suoi veleni e lei si ribella, lo colpisce, gli mostra il suo lato vendicativo. Bene ha fatto il Papa a sottolineare, nell’enciclica “Laudato sì”, l’importanza di politiche ecosostenibili. Lo sviluppo non può essere fermato, vero, ma non può nemmeno diventare la scusa per trattare la Terra come una gigantesca mela da spolpare.

A preoccupare, in questi giorni ardenti, è soprattutto la temperatura record raggiunta dai nostri mari. Basti pensare che in alcune zone del nostro litorale il calore dell’acqua ha superato addirittura i 30 gradi. Colpito è soprattutto il basso Tirreno ma anche Adriatico e Ionio, sia pur con qualche eccezione dovuta per lo più a fenomeni locali, come nello Stretto di Messina.

Le boe della rete ondametrica dell’Ispra hanno misurato una temperatura dell’acqua di +24,6°C a Reggio Calabria, ma negli altri punti di rilevamento il mare è davvero bollente: +29,5°C a Ortona (Chieti), +29,4°C a Ginostra (Lipari), +28,5°C a Trieste, +28,4°C a Venezia, +28,2°C ad Imperia, +28,0°C a Bari, +27,8°C a Strombolicchio (Eolie), +27,7°C a Taranto e San Benedetto del Tronto, +27,4°C a Vieste (Foggia), +27,3°C a Crotone e Lampedusa, +27,2°C ad Otranto, +27,0°C a Palermo e Palinuro (Salerno), +26,9°C a Porto Torres (Sassari), +26,4°C a Livorno, +26,2°C a Napoli. Un brodo a pochi metri dalle nostre spiagge che non concede possibilità di refrigerio ai bagnanti. Queste temperature, normalmente, si raggiungono a fine agosto o a inizio settembre. Il rischio è che l’infiltrazione di aria fresca o una debole perturbazione possa scatenare il finimondo. Quello che si aspetta a partire dal prossimo weekend, prima di tornare a boccheggiare nell’ultimo mese di un estate da record.