AFGHANISTAN: STOP ALLE ARMI GIOCATTOLO, INCITANO ALLA VIOLENZA

Se in Afghanistan l’uso di armi da fuoco è all’ordine del giorno, pistole e kalashnikov giocattolo sono stati vietati. Lo ha deciso il ministro degli Interni dopo che nei giorni scorsi, in coincidenza con i festeggiamenti per la fine del Ramadan, sono rimasti feriti 116 bambini. “Si tratta di uno sforzo per prevenire la violenza tra i bambini. La loro sicurezza è la priorità”.

In gran parte i ragazzini hanno riportato ferite agli occhi a causa dei proiettili di plastica sparati da pistole e fucili attualmente sotto sequestro da tutti i negozi del Paese: “Sono a favore di questo provvedimento – ha commentato il papà di due bambini – perché le armi giocattolo incoraggiano i piccoli alla violenza. Psicologicamente hanno un impatto negativo sul loro futuro”.

L’Afghanistan è uno dei Paesi con il più alto numero di bambini in età scolare di tutto il mondo. La maggior parte però non ha la possibilità di accedere agli studi e a causa della guerra civile prima e di quella al terrorismo dopo,  le condizioni non sono di certo migliorate. In questo contesto di “degrado” cresce la possibilità per i bambini di essere arruolati come soldati in cambio di cibo o di qualche soldo.