ROMA, SUICIDA A REGINA COELI IL PRESUNTO KILLER DEL GIOIELLIERE

Si è impiccato con un lenzuolo nel carcere di Regina Coeli Ludovico Caiazza, il presunto killer del gioielliere, ucciso mercoledì scorso nel suo negozio in via dei Gracchi a Roma. L’uomo, 32 anni, era stato fermato sabato sera, a Latina, a bordo di un treno. Secondo quanto riferisce il segretario generale aggiunto della Cisl Fns Massimo Costantino, il presunto assassino del gioielliere si “è impiccato ieri sera alle ore 22.50”.

Gli agenti della polizia penitenziaria che dovevano sottoporre il detenuto ad un controllo ogni quindici minuti hanno trovato il corpo senza vita qualche minuto prima delle 23. Caiazza era in isolamento, solo in cella, nel settimo reparto di Regina Coeli dove si trova la sezione “nuovi giunti”. Il presunto killer era da solo in cella senza essere tenuto sotto stretta sorveglianza ed era in attesa di essere interrogato dal gip per la convalida del fermo. Intanto la Procura di Roma ha fatto sapere di aver aperto un’inchiesta sul suicidio del presunto killer.

L’uomo, fa sapere il segretario generale aggiunto della Cisl Fns Lazio Massimo Costantino, “era solo in cella, in sezione vi erano circa 120 detenuti”, e si è impiccato legando “un lenzuolo alla finestra della cella”. “I soccorsi sono stati immediati, sette minuti e l’ambulanza era già a Regina Coeli, in sezione vi erano due agenti – riferisce il sindacato – Per la grande sorveglianza è previsto un giro di controllo ogni 15 minuti”. Per la Fns Cisl Lazio “tale suicidio rappresenta un doppio fallimento poiché da un lato non è stato data la possibilità alla famiglia del gioielliere di vedere riconosciuta la giustizia e far espletare in carcere la pena a Ludovico Caiazza ma dall’altro per lo stesso, che non si è evitato di far compiere tale gesto”.