LUTTO NELLA F1: IL PILOTA JULES BIANCHI NON CE L’HA FATTA

“Jules ha combattuto fino all’ultimo, come ha sempre fatto, ma oggi la sua battaglia è giunta al termine. Il nostro dolore è immenso ed indescrivibile”. Così la famiglia di Jules Bianchi ha annunciato la morte del pilota francese tramite l’account Twitter. La notizia è stata poi confermata dal team Manor. Il giovane, 25 anni, era in coma dal 5 ottobre scorso quando la sua vettura, durante il gran premio di Formula 1 in Giappone, si scontrò contro una gru che stava portando via dalla pista la Sauber di Adrian Sutil. Dopo il ricovero nel Paese nipponico era stato trasferito in ospedale a Nizza, vicino alla famiglia che abita nel sud della Francia.

Jules Bianchi, che nella sua breve carriera aveva partecipato a 34 gran premi durante le stagioni 2013 e 2014, è il primo pilota a morire per le ferite riportate in un incidente da quando, nel 1994, il tre volte campione del mondo Ayrton Senna perse la vita ad Imola. “Desideriamo ringraziare lo staff medico dell’ospedale che si è occupato di lui con amore e dedizione – ha dichiarato la famiglia Bianchi – ringraziamo anche il personale del centro medico generale nella prefettura di Mie in Giappone che si è occupato di Jules subito dopo l’incidente, così come tutti gli altri medici che sono stati coinvolti nelle cure per Jules nel corso degli ultimi mesi”. Bianchi era cresciuto alla Ferrari Drivers Academy di Maranello sotto la supervisione di Michael Schumacher e di Luca Baldisseri. Era uno dei piloti più amati del paddock per i suoi modi sempre gentili e garbati.