CRISI GRECIA, TSIPRAS VARA IL RIMPASTO DI GOVERNO

Alexis Tsipras ha varato l’annunciato rimpasto di governo a seguito delle dimissioni di diversi esponenti dell’esecutivo successivo all’accordo sugli aiuti alla Grecia, da molti considerato un tradimento del risultato del referendum. Dieci sono i dicasteri in cui sono avvenute sostituzioni.

Panos Skourletis passa dal ministero del Lavoro a quello dell’Energia, finora in mano a Panagiotis Lafazanis, uno dei più duri critici dell’accordo raggiunto a Bruxelles, che ora esce dal governo. Il ministero del Lavoro viene trasferito a George Katrougalos, che era vice ministro per la Riforma Amministrativa. Fuori dall’esecutivo anche il viceministro per la Sicurezza Sociale Dimitris Stratoulis, che viene sostituito da Pavlos Haikalis, un deputato del partito nazionalista Greci Indipendneti (Anel) alleato di Syriza. Fra gli altri movimenti va segnalata la sostituzione del vice ministro delle Finanze Nadia Valavani, che si è dimessa in polemica con l’accordo di Bruxelles. Al suo posto andrà Tryfon Alexiadis, importante esponente del sindacato degli impiegati dell’ufficio fiscale. Inoltre Olga Gerovasili diventa portavoce del governo al posto di Gavriil Sakellaridis.

Già il 6 luglio, all’indomani del referendum, Tsipras aveva nominato al cruciale dicastero delle Finanze Euclid Tsakalotos, al posto di Yanis Varoufakis che si era dimesso. Per dare il là al rimpasto Tsipras ha prima aspettato l’esito del voto di mercoledì notte sulle riforme richieste dai creditori internazionali. Poi ci sono voluti quasi altri due giorni per decidere come sostituire i ribelli in seno all’esecutivo.