TURCHIA: ANCORA SCONTRI SU GEZI PARK

Si riapre lo scontro sul controverso progetto di pedonalizzazione di piazza Taksim a Istanbul, al centro delle proteste di Gezi Park di due anni fa. Secondo quanto riferisce Cumhuriyet, il Consiglio di Stato della Turchia ha infatti rovesciato la sua precedente decisione di fermare i lavori. La pronuncia è giunta il 31 marzo scorso ma è stata resa pubblica solo adesso. Il tribunale era stato chiamato a esprimersi nuovamente da un ricorso del Comune di Istanbul sulla bocciatura del progetto.

Piazza Taskim – di cui molto si parlò un paio d’anni fa, insieme al parco Gezi – ha una particolare rilevanza storica da quando il primo maggio del 1977 più di 30 manifestanti vennero uccisi da uomini armati che spararono su di loro. Nel 1980 il governo dichiarò illegali le celebrazioni della Festa dei lavoratori, che vennero riammesse soltanto nel 2009. Nel 2010 il presidente turco Erdogan permise di organizzare il corteo a piazza Taksim ma chiuse nuovamente la piazza l’anno successivo, adducendo preoccupazioni sulla sicurezza dei cittadini e su lavori in corso nella zona, motivazioni molto simili a quelle usate in queste ore da Vasip Sahin.

Già il primo maggio 2014 la polizia turca aveva usato cannoni ad acqua e lacrimogeni contro i manifestanti che, anche in quel caso, cercavano di raggiungere piazza Taksim: ci furono quasi 150 arresti e 90 persone rimasero ferite.