THAILANDIA, RAFFICA DI ATTENTATI NEL SUD DEL PAESE. ALMENO SEI MORTI

Una raffica di gravi attentati sta colpendo la Thailandia. Almeno sei le persone che sono morte in una serie di fatti di sangue verificatisi nel sud del Paese. La polizia ha riferito che tre donne hanno perso la vita e altre tre persone sono rimaste ferite, ieri sera, a causa dello scoppio di una moto-bomba vicino a un bar di Padang Besar, una città al confine con la Malaysia. Un incendio doloso in un negozio di Sungai Kolok – altro centro urbano al confine – ha provocato la morte di tre persone. Sempre nella stessa città altri due episodi: otto persone hanno ricevuto serie lesioni dalla deflagrazione di un ordigno artigianale piazzato davanti a un albergo, mentre altre otto persone sono rimaste ferite a causa di petardi lanciati contro alcuni ristoranti e l’incendio di altri due negozi.

Nella provincia di Yala, infine, bombe artigianali hanno distrutto nel corso della notte otto tralicci elettrici. Dopo il colpo di Stato dell’esercito avvenuto il 22 maggio del 2014, a capo della Thailandia c’è la massima autorità militare, Prayuth Chan-ocha, autoproclamatosi primo ministro ad interim. Si è trattato del diciannovesimo putsch nel Paese dopo l’istituzione della monarchia costituzionale avvenuta nel 1932. In Thailandia è tuttora in vigore la pena di morte per omicidio, per traffico di droga e altre gravi violazioni. Il reato di lesa maestà, prevede condanne dai 3 ai 15 anni di carcere per una qualunque offesa a un componente della casa reale.