WIMBLEDON, FINALE DONNE: GARBINE MUGURUZA INCONTRERA’ SERENA WILLIAMS

Tutto pronto per la finale femminile di Wimbledon, che si svolgerà domenica prossima. La spagnola Garbine Muguruza ha battuto la polacca Agnieszka Radwanska per 6-2 3-6 6-3, e la statunitense Serena Williams, numero uno al mondo, ha sconfitto per 6-2, 6-4 la russa Maria Sharapova, al quarto posto della classifica WTA delle tenniste professioniste. La ventesima sfida tra Serena e Maria premia ancora una volta la statunitense: per lei sono 19 le semifinali vinte nelle ultime 20 apparizioni (ultimo ko contro la Clijsters agli Us Open 2009), otto le finali raggiunte ai Championships, la 25esima negli Slam, 78 i successi sull’erba londinese, 27 le vittorie di fila nei major.

20 Slam vinti , i principali tornei di tennis al mondo: da Wimbledon, al Roland Garros di Parigi, l’Australian Open di Melbourne, e gli US Open di New York avvicinandosi così al record di 22 della tedesca Steffi Graf. Inoltre, dovesse vincere domani concluderebbe per la seconda volta il Grand Slam, vincendo cioè tutti e quattro i tornei in un anno. La finale sarà giocata sabato: l’esperienza e la forza di Serena Williams contro l’entusiasmo e il talento di Garbine Muguruza. “Mi ha fatto bene disputare i match contro Heather e Victoria – ha detto Serena in conferenza stampa – Abbiamo bisogno di giocare partite come quelle per avere la giusta percezione del proprio gioco. Non posso paragonare la finale giocata con Maria nel 2004 con quella che disputerò con Garbiñe. Lei ha 20 anni ed è nel circuito già da un po’ mentre Maria allora era una teenager. Muguruza già mi battuto l’anno scorso, mi ha causato problemi e la nostra ultima partita non è stata facile. Non credo che lei sia intimidita, sa cosa fare per vincere e dovrò dare il massimo, non sarà facile. Sono molto emozionata e un po’ nervosa, era da tempo che non andavo lontano in questo torneo – ha dichiarato ancora la statunitense che poi parla della semifinale appena vinta – Quando si gioca contro qualcuno che ti ha già battuto, bisogna essere molto concentrati, lei non è stata numero 1 al mondo per caso. Non è mai facile giocare contro qualcuno contro cui si sai che devi combattere ogni punto fino alla fine. Io continuo a reinventare me stessa, cerco sempre di migliorare qualcosa.

Mentre Maria ha commentato il match facendo riferimento ad un suo infortunio del passato – “Contro di me e alcune altre giocatrici, mi aspetto sempre di vedere il suo miglior tennis, non ho avuto opportunità di prendere il suo servizio, che è uno dei suoi maggiori punti di forza. Non voglio convertirmi al serve & volley, non lo vedrete mai da me. Lei gioca più profondo di me e fa la differenza. Ciò che fa molto bene, è la transizione tra difesa e attacco. Non c’è molto da dire, in un’epoca in cui avrei dovuto essere all’apice della forma, ho dovuto sostenere un intervento chirurgico alla spalla. Questo problema ha limitato i miei colpi, il mio servizio. La mia spalla non sarà più lo stessa e non avrà la flessibilità che aveva a 17 anni, devo accettarlo”. “Si lavora tutta la vita per raggiungere la finale di un Grande Slam, questa situazione è come un sogno, un dono dopo aver lavorato sodo – ha spiegato invece la giovane iberica contenta per il risultato – “Sono molto sorpresa perché i miei due tornei di preparazione non erano molto buoni, non mi sentivo bene quindi arrivare in finale è stato piuttosto sorprendente Sul 6-2, 3-1, ho cominciato a pensare troppo, stavo giocando molto bene e sono crollata lasciando fare il gioco alla mia avversaria nel terzo, sono diventata più aggressiva, ho smesso di avere paura e ho portato a casa la partita. Serena Williams è il sogno finale. Questa è chiaramente la più grande sfida possibile”.