PAMPLONA: LA CORSA DEI TORI TRA FERITI E TRADIZIONE

Ogni anno a Pamplona migliaia di cittadini e turisti si riuniscono per la festa di San Firmino. Una delle attività più famose è la corsa di circa 800 metri davanti ai tori, che ha come punto di arrivo la Plaza de Toros. “L’encierro” avviene ogni giorno tra il 7 e il 14 luglio alle otto del mattino, con una durata media tra i tre e i quattro minuti. Un evento reso celebre da Ernest Hemingway e seguito in tutto il mondo e che puntualmente divide il consenso del pubblico tra chi considera questa festa una tradizione a cui non si può mancare, e chi invece oltre al pericolo a cui si espongono i partecipanti, mette in risalto anche la violenza verso gli animali.

Nell’edizione del 2015, iniziata proprio ieri, due persone sono state ferite dalle cornate del toro. Uno di questi è stato colpito al torace, l’altro alla spalla. Il primo encierro, riferisce la stampa spagnola è stato “molto veloce e violento”. E’ durato 2 minuti e 23 secondi, con il toro Fastuoso come protagonista, il numero 67, “partito come un razzo” nella parte destra della Cuesta di Santo Domingo, sorprendendo decine di corridori. I sei tori protagonisti dell’encierro della mattinata hanno affrontato i toreri Juan José Padilla Pepe Morale e Alberto Lopez Simon. Le celebri Ferias di San Fermin attirano ogni anno centinaia di migliia di spagnoli e di turisti stranieri.