SIRIA, ATTENTATO IN UNA MOSCHEA. STRAGE DI MILIZIANI QAEDISTI

La città di Ariha, nella provincia nord-occidentale di Idlib in Siria, è stata funestata da un grave attentato. A seguito di una violenta esplosione nella moschea Salem, a sud di Idlib, sono morti almeno 25 membri del Fronte al Nusra, la branca siriana di al Qaida, e sono stati feriti decine di civili. I militanti erano riuniti per l’Iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il mese del Ramadan. A riferirlo è una Ong, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), per voce del suo direttore, Rami Abdel Rahman. Tra le vittime vi sarebbe anche un leader locale del gruppo qaedista. Sebbene ancora nessuno abbia rivendicato la responsabilità dell’accaduto si pensa all’Isis, rivale del Fronte al Nusra. Ariha rappresenta uno degli ultimi capisaldi delle forze governative nella provincia di Idlib.

Nel maggio scorso, infatti, le forze governative hanno perso posizioni a favore della coalizione di ribelli islamisti e del Fronte al Nusra, che si è impossessata del capoluogo e di quasi tutta questa regione al confine con la Turchia. Inoltre Al Nusra, insieme ad altre organizzazioni armate jihadiste, partecipa anche ad un’offensiva cominciata nella notte tra giovedì e venerdì contro i quartieri controllati dai lealisti nella città di Aleppo. Quest’ultima è stata pesantemente bombardata dall’aviazione militare siriana – controllata dal presidente Bashar Assad – che ha messo le posizioni dei ribelli a ferro e fuoco. Una fonte dell’esercito di Damasco ha dichiarato che in tal modo l’attacco nemico è stato respinto e che tra gli insorti ci sono state molte vittime.