SIRIA, L’ISIS DISTRUGGE I PREZIOSI REPERTI ARCHEOLOGICI DI PALMIRA

Continua lo scempio del patrimonio archeologico mondiale da parte dell’Isis. I jihadisti presenti nel nord della Siria hanno recentemente pubblicato delle immagini in cui si vedono alcuni miliziani demolire a colpi di mazza antichi busti d’epoca romana provenienti da Palmira. La città, al centro della Paese, è stata conquistata dagli integralisti islamici nelle scorse settimane. Inoltre il direttore nazionale delle antichità siriane Mamoun Abdelkarim ha denunciato la distruzione da parte dell’Isis di una rarissima statua del primo secolo a.C. raffigurante la dea preislamica al Lat sotto forma di leone che afferra la preda. “E’ il crimine peggiore commesso finora dall’Isis a Palmira. Era una statua rarissima. Era alta dieci metri e pesava 15 tonnellate. Era stata scoperta nel 1977”, ha affermato. La scultura non era stata trasferita a Damasco, ma era stata nascosta nel giardino del museo.

Membri dell’organizzazione dello Stato islamico hanno in passato già distrutto diversi siti archeologici mesopotamici in Iraq e reperti antichi nel museo di Mosul, oltre a vari mausolei e luoghi di culto islamici, per lo più sciiti. I jihadisti hanno inoltre diffuso alcune foto in cui mostrano la distruzione a Manbej, al confine tra Siria e Turchia, di alcune statue “provenienti da Palmira”. Lo stesso direttore Abdelkarim ha confermato la distruzione dei preziosi manufatti, precisando che si tratta di otto statue. I militanti affermano che i manufatti sono stati sequestrati a un contrabbandiere che cercava di trafugarle all’estero.