FRANCIA, LA PROCURA CONFERMA: “L’ATTENTATORE DI LIONE HA LEGAMI CON L’ISIS”

Confermato da parte della Procura di Lione “il movente terroristico” e i legami con l’Isis di Yassin Salhi, l’uomo arrestato in Francia per aver ucciso e decapitato il suo datore di lavoro e aver tentato poi di far esplodere un deposito del gas a Saint-Quentin-Fallavie, nell’Isere.

L’attentato di “venerdì scorso corrispondeva molto precisamente con gli ordini dello Stato Islamico – ha detto il capo della procura di Parigi, Francois Molin – somigliava ad un’azione di martirio”. Al movente terroristico si aggiungerebbe in questo caso l’odio personale nei confronti del proprio direttore.

Tali affermazioni smentirebbero quanto dichiarato da Yassin Salhi, che dopo aver confessato le sue colpe ha sempre negato di essere un fondamentalista islamico. Salhi, si legge oggi sul quotidiano Le Figaro ha affermato di avere agito da solo in un parcheggio, sul tragitto tra la società di trasporti per la quale lavorava e la fabbrica Air Products. Secondo quanto riportato da I-Télé, l’uomo non si è definito né ha rivendicato di essere un terrorista ed ha spiegato il suo gesto citando “difficoltà personali legati al suo lavoro e alla sua vita in famiglia”.