COPPA AMERICA: IL CILE E’ LA PRIMA FINALISTA

Il Cile è la prima squadra che giunge in finale di Coppa America. In semifinale i padroni di casa battono il Perù per 2-1 in un match tutt’altro che facile. La Roja ha avuto il vantaggio di giocare in superiorità numerica per 70′ in seguito all’ espulsione di Zambrano. Decisiva una doppietta di Edu Vargas, 25enne attaccante appena rientrato al Napoli, mentre per i peruviani, non basta un’autorete di Medel.

Il Perù comincia bene con Farfan, e Vidal rischia subito il rosso per una manata a Zambrano ma viene graziato dall’arbitro venezuelano Argote che invece punisce con l’espulsione lo stesso peruviano per un’entrata su Aranguiz. La squadra di Gareca mantiene un certo equilibrio, il Cile fatica a sfondare ma prima dell’intervallo riesce a trovare il vantaggio: il tirocross di Sanchez finisce sul palo, sulla respinta si fa trovare pronto Vargas che, in sospetto fuorigioco, non sbaglia da due passi. Il Peru’ non ci sta e al 16′ della ripresa trova il pari grazie alla sfortunata autorete di Medel, che di testa devia nella propria porta un cross di Advincula. Tre minuti dopo, però, una perla di Vargas dai 25 metri riporta il Cile avanti. Sanchez manca poi il tris: ora la vincente tra Paraguay Argentina sarà la prossima avversaria.

“Era un nostro dovere portare il Cile in finale, lo sapevamo dall’inizio. E’ un sogno incredibile, ancora di più perché siamo i padroni di casa – spiega il ct Jorge Sampaoli -. Di tutte le partite che abbiamo fatto fin qui, questa è stata sicuramente la più complicata, perché non sapevamo come approcciarla”. Ricardo Gareca, ct del Perù invece, è soddisfatto nonostante la sconfitta. “Hanno dato tutto quello che avevano. Resta la sensazione amara che lascia un’eliminazione, eravamo convinti di poter centrare la finale, ma abbiamo affrontato una Nazionale molto dura e giocare tanto tempo con un uomo in meno a questo livello della competizione è complicato. Ora dobbiamo recuperare e pensare alla finale per il terzo posto. Il Cile comunque è pronto per diventare campione”. Mentre Guerrero, il bomber della squadra sconfitta ironizza: “Non mi piace molto parlare dell’arbitraggio, ma ci sono stati molti imprevisti e cose curiose. Dopo lo scandalo della Fifa, e con il fatto che il Cile gioca in casa, ci sarebbero molte cose da analizzare. L’espulsione di Zambrano ci ha reso le cose difficili – ha proseguito l’attaccante – Sono stati davvero tanti gli imprevisti: hanno segnato in fuorigioco, non mi hanno dato un rigore che c’era. Abbiamo fatto una buona gara, nonostante l’inferiorità numerica. Abbiamo lottato fino alla fine e siamo stati a un soffio dalla finale. In 11 contro 11 sarebbe stata un’altra storia”.